QUI PER ISCRIVERSI AL CANALE WHATSAPP DI BOLOGNATODAY

Un viaggio del tempo in Salaborsa per ricordare gli attentati degli anni di Piombo e i loro mandanti. Gli scrittori Maurizio Dianese e Gianfranco Bettin -assieme ad Andrea Speranzoni, avvocato del Foro di Bologna-hanno presentato il loro libro "La tigre e i gelidi mostri" nel quale hanno ricostruito gli eventi e i momenti che hanno preceduto le stragi politiche, fornendo identificazioni e nomi, alcuni dei quali sconosciuti fino ad ora, di coloro che le hanno eseguite. Si esplora anche l'ambiente e la trama da cui queste azioni sono scaturite, conducendo il lettore nei meandri delle organizzazioni stragiste e cospirative, sia all'interno degli apparati di Stato italiani che atlantici. 

Nel racconto emergono due fili narrativi distinti. Il primo è il filo rosso del sangue legato alle stragi, da piazza Fontana a Bologna. Il secondo è il filo nero dei colpi di Stato minacciati o tentati, ma sempre incombenti. Questa narrazione compone un quadro complessivo che rivela i mandanti e i responsabili politici di questa strategia eversiva, figure di grande rilevanza istituzionale e politica, veri e propri "gelidi mostri" come li definisce Nietzsche. Tra questi soggetti rientrano anche funzionari e agenti di apparati chiave dello Stato, oltre alla rete terroristica neofascista.

Presenti alla conferenza anche Matteo Lepore, sindaco di Bologna e Carlo Feltrinelli, diretto della casa editrice. Nel suo intervento il primo cittadino ha sottolineato l'importanza della ricerca alla verità e di come i bolognesi "oltre alla militanza" continuino la loro lotta all'antifascismo "difendendosi nei tribunali in un momento democratico che va valorizzato". 

Vittime delle stragi: depositata una nuova legge per avere benefici riconosciuti

Strage del 2 Agosto: libri (ma anche film e canzoni) che raccontano la bomba di Bologna

Continua a leggere su BolognaToday