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Vacanze di Natale con green-pass: "Il mondo oggi è più piccolo. Possiamo viaggiare extra UE nei 6 corridoi consentiti"

Dove andranno i bolognesi per le prossime festività e dove non è consentito andare? I trend: Maldive e Dubai, grande ritorno di New York". Crollano invece Africa (che non è consentita) e Austria

Si torna a viaggiare e si torna a fare le valigie per Natale e Capodanno. Lo confermano i numeri e le prenotazioni, che raccontano di una grande voglia dei bolognesi di trascorrere le vacanze in giro per il mondo. Un quadro lo fa Carlotta Sassatelli Salvadori, titolare di una storica agenzia di viaggi del centro: "Il nostro ministero della salute ha istituito sei corridoi turistici covid-free che indicano le destinazioni extra UE dove gli italiani possono viaggiare (prenotando soltanto attraverso gli operatori turistici) e che richiedono naturalmente dei protocolli di sicurezza: sono Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana e Mar Rosso con Sharm El Sheikh e Marsa Alam".

L'emergenza sanitaria ha ristretto il mondo e non è più possibile andare ovunque, questo lo sappiamo bene: al momento non ci sono limitazioni sugli spostamenti in Italia dal momento che tutte le regioni sono "zona bianca". Sì all'Europa seguendole regole del decreto e delle ordinanze che aprono a San Marino e Città del Vaticano; Andorra, Principato di Monaco, stati membri dell’Unione Europea. Da studiare via via, le regole per i rientri nel nostro paese fra tamponi e quarantene. 

"Il mondo, a causa dell'emergenza sanitaria, si è molto ridotto" 

Come stanno andando dunque le prenotazioni, quali le mete scelte dai bolognesi per il periodo Natale/Capodanno e come è cambiato il viaggiatore dopo l'esperienza del covid? 

"Il mondo è molto più piccolo, ma la richiesta è tanta e stiamo lavorando molto già da novembre. Lavoriamo su quei sei corridoi turistici consentiti con green-pass (da doppia vaccinazione o contrazione del virus). La lista delle mete più gettonate direi che mette al primo posto le Maldive seguite da Dubai, poi ci sono la Giordania e New York, che con l'apertura di Biden è tornata ad essere una destinazione richiestissima. La modalità di viaggio è decisamente più isterica rispetto all'epoca pre-pandemia, ma oggi il turista è molto consapevole: cerca sicuramente la sicurezza e richiede supporto e assistenza...".

E anche chi opera nel settore turistico come voi avrà dovuto cambiare molto del suo lavoro, allargando il campo a tutte le richieste dettate dalle normative vigenti nei vari Paesi...

"Il nostro lavoro è cambiato moltissimo: non vendiamo più solo una destinazione, ma la lo studio continuo delle evoluzioni paese per paese, la preparazione di documenti, l'organizzazione dei tamponi, tutta la parte informativa. Insomma, viaggiare oggi è senza dubbio più complicato, ma resta un'esperienza amata pur mettendo al primo posto la sicurezza propria e degli altri". 

E l'Europa? Dove si viaggia e quali città sono predilette per soggiorni più brevi e compatibili con piccole vacanze e weekend lunghi? 

"Come mete europee abbiamo già venduto molto a novembre con tante preferenze su Parigi e sulle capitali nordiche (anche l'aurora boreale). Per ragioni legate alla situazione covid, resta indietro l'Austria con Vienna, che invece negli anni precedenti era una destinazione molto quotata per il periodo natalizio". 

Quali sono le destinazioni che soffrono di più, che hanno avuto un grosso down?

"Il crollo lo abbiamo visto per l'Africa, da Zanzibar al Kenya, dal Sud Africa alla Tanzania. Sono per noi delle mete non consentite". 

Una parentesi sul business travel? 

"Sono ripresi anche i viaggi di lavoro, soprattutto con l'apertura degli Stati Uniti". 

(Lo staff Viaggi Salvadori)

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