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Cronaca

17 novembre, ridotto lo sciopero trasporti: altro stop per la Palestina

Dimezzato dopo la precettazione di Salvini. I sindacati di base scioperano per la Palestina, mobilitazione anche sabato

4 ore e non 8. Si dimezza lo sciopero di venerdì 17 novembre, ma solo per il settore trasporti. Si terrà dalle 9 alle 13, dopo lo scontro, e la precettazione, del ministro Matteo Salvini che ha commentato: "Hanno vinto il buonsenso, i lavoratori e i cittadini".

Cgil e Uil alla fine hanno dovuto cedere, ma non senza polemiche: "Prendiamo atto della scelta grave del governo sulla precettazione per salvaguardare i lavoratori che avrebbero pagato sanzioni pesanti e in questo caso lo sciopero dei trasporti sarà dalle 9 alle 13", ha commentato il leader della Cgil, Maurizio Landini. La precettazione, "è un atto che nella storia del nostro paese, con queste forme, non è mai avvenuto. Non è mai avvenuto che un governo intervenisse per precettare e impedire ai lavoratori di esercitare un diritto allo sciopero, un diritto soggettivo, individuale, messa oggi in discussione".

A Bologna i sindacati organizzano il presidio che partirà dalle ore 9.30 in P.zza del Nettuno. 

Restano proclamate da Uil e Cgil cinque giornate di mobilitazione: scioperi di otto ore con presidi in molte piazze italiane e declinazioni territoriali, la volta dell'Emilia-Romagna e delle regioni del nord è il 24 novembre. 

Treni

Si fermeranno dalle ore 9:00 alle ore 13:00 di venerdì 17 novembre: possibili ripercussioni su Frecce, Intercity e Regionali di Trenitalia e Trenitalia Tper.  Dallo sciopero è escluso il personale di Trenitalia del Piemonte.

Gli effetti sulla circolazione, in termini di cancellazioni, limitazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dello sciopero. Trenitalia invita tutti i passeggeri a informarsi sui collegamenti e i servizi attivi, prima di intraprendere il viaggio, attraversoi canali di informazione. 

Sono esclusi i dipendenti Tper (bus), è coinvolto invece il personale delle aziende Autoguidovie, Cosepuri, Saca e Coerbus - e delle relative aziende associate - nel rispetto delle fasce di garanzia. 

I collegamenti FrecciaLink delle relazioni Firenze Santa Maria Novella - Perugia - Assisi - Assisi Piazza Unità d'Italia e Matera - Potenza - Salerno possono subire variazioni o cancellazioni.

Lo sciopero è indetto anche per i dipendenti dell’azienda che gestisce il servizio delle biglietterie Tper; pertanto, venerdì 17 novembre gli sportelli dei Punti Tper di Bologna e Imola potranno essere chiusi o subire riduzioni di operatività in conseguenza dell’astensione del personale.

Scuola e università

Per l'intera giornata si ferma il settore della conoscenza.

Sanità

A Bologna, anche l'Associazione Sindacale NURSIND ha proclamato uno sciopero nazionale del personale del comparto sanità del Servizio Sanitario Nazionale per l'intera giornata. 

Per quanto riguarda l’Azienda Usl di Bologna, lo sciopero interessa gli operatori dell’area comparto (infermieri, operatori sociosanitari, tecnici sanitari, ostetriche, personale della riabilitazione e amministrativi) e della dirigenza medica e veterinaria, sanitaria, tecnica, professionale e amministrativa. L’Azienda USL di Bologna assicura i livelli minimi di attività previsti dalle disposizioni normative di riferimento e dall’accordo sindacale in caso di sciopero.

Palestina: l'altro sciopero 

Il sindacato di base Sì Cobas indice una giornata di sciopero nazionale venerdì 17 novembre raccogliendo "l’appello dei sindacati palestinesi e dei giovani palestinesi in Italia. Blocchiamo i principali snodi della produzione, dei trasporti del profitto, in particolare i traffici di armi di merci dirette ad Israele" si legge nella nota. 

La mobilitazione continuerà sabato18 novembre con una Manifestazione nazionale a Bologna con partenza del corteo da Piazza XX settembre alle ore 15. 

Hanno dato il proprio sostegno, fanno sapere, allo sciopero del 17, e co-promuovono la manifestazione lanciata dal SI Cobas e TIR il 18 novembre a Bologna assieme a SGB e Plat i Giovani Palestinesi d'Italia (GPI), l'Unione Democratica arabo-palestinese (UDAP), Tendenza internazionalista rivoluzionaria, l'Associazione palestinesi in Italia e il Movimento degli studenti palestinesi in Italia. 

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