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Cronaca Porto / Via Aurelio Saffi

Alluvione via Saffi, la perizia: "Esondazione? Per detriti e puntelli nel canale (messi dal Comune)"

Replica di Palazzo D'Accursio: "Si tratta di accertamento sommario, non ha chiarito quota di responsabilità del Comune"

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Nell'esondazione del torrente Ravone su via Saffi, lo scorso maggio a Bologna, "la presenza dei puntelli e della grande quantità di materiale trasportato dalla corrente è stata determinante per la rottura del solaio" del palazzo da cui l'acqua ha poi invaso l'area circostante.

E' quanto riportato nella relazione del consulente tecnico di ufficio del Tribunale regionale delle acque pubbliche presso la Corte d'appello di Firenze: a riferirlo, con una nota, è il consigliere comunale Matteo Di Benedetto. Solo un giudizio "sommario e preventivo", afferma però il Comune, sottolineando che ci sono ancora "aspetti rilevanti" da chiarire.

"Otto mesi fa- ricorda intanto Di Benedetto- esondava il Ravone e il sindaco Matteo Lepore scaricava la responsabilità sui privati di via Saffi. Da subito abbiamo difeso i cittadini, sostenendo come fosse responsabilità del Comune manutenere il torrente e come fossero stati i puntelli messi dal Comune, di cui la stessa Regione Emilia-Romagna aveva chiesto la sostituzione, a causare la rottura del solaio del negozio del privato, da cui era derivato l'allagamento di via Saffi".

Ma dalla relazione tecnica dei periti "emerge chiaramente" come la presenza dei puntelli "sia stata determinante", afferma il consigliere leghista: "Ora ci aspettiamo che Lepore chieda scusa ai privati e si faccia carico delle spese sostenute, nonché dei danni causati dai ritardi dell'amministrazione. Sono chiare responsabilità di carattere politico di cui a nostro avviso, a questo punto, dovrebbe farsi carico, mostrando responsabilità nei confronti della cittadinanza, che in precedenza ha ingiustamente attaccato"

Per Palazzo D'Accursio, invece, "è bene precisare che si tratta di un accertamento tecnico sommario e preventivo- recita una nota dell'amministrazione- e che non si tratta di un giudizio di merito, che deve ancora iniziare".

L'accertamento sommario "non ha chiarito aspetti rilevanti, quali la quota di responsabilità del Comune rispetto alla Regione- continua la nota- e l'incidenza degli abusi edilizi presenti nell'immobile di via Saffi. L'amministrazione come già dichiarato in diverse occasioni, per quanto di competenza, mantiene piena disponibilità al dialogo con i proprietari dell'immobile, posto che le valutazioni sull'eventuale fase di merito a questo punto spettano alla compagnia di assicurazione, responsabile dell'eventuale pagamento del risarcimento".

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