Vaccini covid, anticipo terza dose a cinque mesi: come funziona la prenotazione
La Regione ha informato le Ausl sulle indicazioni del ministero
Anche la Regione Emilia-Romagna recepisce le indicazioni del ministero della Salute sull'accorciamento dei requisiti della terza dose. Ora, per tutti, la possibilità di prenotazione a 150 giorni, cioè cinque mesi dall'ultima dose ricevuta viene estesa a tutti, ed è stata trasmessa alle relative Ausl della regione.
L’anticipo della terza dose vale per tutti, compreso chi ha ricevuto (in un’unica dose) il vaccino Johnson & Johnson. In questo caso, la dose di richiamo sarà quindi la seconda, e non la terza. Indipendentemente dal vaccino utilizzato per il primo ciclo, per il richiamo saranno sempre utilizzati vaccini a m-RNA, cioè Comirnaty di Pfizer/BioNTech o Spikevax di Moderna.
Come avverrà la prenotazione
Sul fronte organizzativo, in Emilia-Romagna le Aziende sanitarie invieranno un Sms contenente la data, l’orario e il luogo di prenotazione della seduta vaccinale. Rimangono contestualmente attive per i cittadini le possibilità di prenotare anche attraverso i Cup e il Fascicolo sanitario elettronico.
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Il messaggio indicherà anche come richiedere il cambio o la disdetta della prenotazione fatta: inviato con congruo anticipo, permetterà in questo modo il riutilizzo di sedute lasciate libere, nel rispetto ovviamente dell’intervallo temporale dei 150 giorni dal completamento del ciclo.
Le prenotazioni per la terza dose in Emilia-Romagna sono aperte per tutti i cittadini con 40 e più anni e per chi, a prescindere dall’età, sia stato vaccinato con Johnson & Johnson. Prenotazioni aperte, a prescindere dall’età, anche per tutto il personale sanitario, sempre nel rispetto dei tempi previsti.
Per tutti, la condizione per prenotarsi è di essere in prossimità della scadenza del periodo di almeno 5 mesi dal completamento del ciclo primario.
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Dose di richiamo alle persone con alta fragilità e a maggior rischio di esclusione sociale
Nella comunicazione inviata alle Aziende sanitarie, la Regione le invita ad accelerare la somministrazione della terza dose per gli ospiti e gli operatori delle case residenze per anziani e nelle residenze sanitarie assistenziali, senza dimenticare chi è in assistenza domiciliare o è impossibilitato a muoversi da casa.
Andranno sensibilizzati anche gli stranieri non iscritti al Servizio sanitario Nazionale e le persone più fragili e maggiormente a rischio di esclusione sociale. Per loro occorrerà, se necessario, coinvolgere associazioni, servizi assistenziali territoriali, enti locali con l’obiettivo di garantire l’efficacia dell’offerta vaccinale.