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Solidarietà e aiuti

Aiuti al popolo ucraino, case sfitte messe a disposizione dai bolognesi: "Un tetto per chi fugge dalla guerra"

Sono una ventina, ma potrebbero aumentare dopo l'appello del presidente di Confabitare: "Con il passare dei giorni si aggrava l'emergenza umanitaria, ci sono centinaia di migliaia di profughi che premono alle frontiere dell'UE"

Il problema di ospitare le persone che fuggono dalla guerra ce lo dobbiamo porre. Da qui parte la solidarietà nei confronti del popolo ucraino, nei pensieri dell'associazione che raccoglie i proprietari immobiliari di Bologna. Alberto Zanni, presidente di Confabitare, ha manifestato preoccupazione per le sorti dei profughi e si è attivato per chiedere eventuale disponibilità ai suoi associati. Che in effetti hanno risposto all'appello mettendo a disposizioni alcuni immobili. 

Quanti sono gli appartamenti messi a disposizione? Come verranno assegnati e per quanto tempo resteranno poi a disposizione?

"Abbiamo ricevuto finora 20 adesioni da nostri associati che hanno messo gratuitamente a disposizione dei profughi che giungeranno a Bologna, appartamenti arredati di loro proprietà, ora sfitti, per tutto il periodo di emergenza. Dando così l'opportunità alle famiglie ucraine in fuga dalla guerra di ricostruire il loro focolare domestico a Bologna.  Siamo fiduciosi che nei prossimi giorni il numero degli appartamenti messi a disposizione dai soci Confabitare aumenti.  Per la destinazione e l’utilizzo ci coordineremo con la prefettura e con la curia. Una volta che viene assegnato l’alloggio alla persona o alla famiglia ucraina, questi potranno rimanere nella casa dei nostri associati per tutta l'emergenza".

Dove sono situati gli appartamenti?

"Gli appartamenti messi finora a disposizione sono situati prevalentemente nel centro storico di Bologna e alcuni nella prima periferia". 

Com’è nata questa iniziativa e come è riuscito a coinvolgere i suoi associati? 

"Sono fortemente preoccupato per la guerra in Ucraina perché con il passare dei giorni si aggrava l'emergenza umanitaria, ci sono centinaia di migliaia di profughi che premono alle frontiere dell'Ue. Come presidente di un’associazione di proprietari immobiliari, mi sono messo il problema di ospitare queste persone che si trovano in difficoltà, così ho coinvolto tutti gli associati col fine di dare un aiuto concreto ai profughi e ho trovato molta disponibilità".

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