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L'associazione dei proprietari immobiliari

Bologna 30, il sondaggio di Confabitare: "Contro il 92% dei nostri iscritti"

"Inquinamento, minore accessibilità e limitazioni al traffico i problemi che i nostri associati temono"

Confabitare ha condotto un'indagine interna per raccogliere l'opinione dei propri associati riguardo all'introduzione in città della zona 30, il provvedimento comunale fortemente voluto dal sindaco Matteo Lepore, entrato in vigore dal 1 luglio (le multe scatteranno dal 1 gennaio 2024). Oltre il 92% degli associati partecipanti, rende noto l'associazione dei proprietari immobiliari che dichiara 5 mila associati, si dice contrario al provvedimento. "Durante il sondaggio, numerosi associati hanno sollevato importanti preoccupazioni in merito alla zona 30. Tra queste spiccano l'inquinamento generato dal traffico veicolare, le restrizioni alla circolazione stradale e la potenziale redistribuzione del flusso di traffico, che potrebbe penalizzare anche le vie alternative", si legge nella nota.

I timori degli associati

"L'indagine condotta ha chiaramente evidenziato il loro dissenso nei confronti della zona 30. Riteniamo che sia fondamentale coinvolgere cittadini e organizzazioni rappresentative nel processo decisionale, per garantire che le scelte in materia di mobilità siano prese in modo oculato e sostenibile per l'intera comunità", ha sottolineato il presidente di Confabitare Alberto Zanni. "Il sondaggio mette in luce preoccupazioni sulla mobilità e disapprovazione nei confronti della zona 30, del tram e del passante - ha aggiunto Zanni -. È fondamentale che le preoccupazioni sollevate dagli associati di Confabitare vengano attentamente prese in considerazione, poiché rappresentano aspetti di grande importanza per la città."

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