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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Bomba day a Sasso Marconi: famiglie evacuate, l'ordigno verrà fatto brillare in cava

Dal primo mattino partite le operazioni di disinnesco. Si tratta di una bomba di circa 500 libbre

Sono iniziate nella mattina di oggi domenica 23 ottobre le operazioni di disinnesco di un ordigno bellico, rinvenuto durante i lavori per la messa in sicurezza di un versante della viabilità autostradale nel Comune di Sasso Marconi (casello Cinque cerri) da parte dei genieri dell’Esercito, effettivi al reggimento genio ferrovieri di Castel Maggiore.

Per consentire agli artificieri del Genio Ferrovieri dell'Esercito, al di fuori del sedime autostradale, le operazioni verrà chiuso l'R43, Raccordo Sasso Marconi-SP64 Porrettana. Si tratta di una bomba di circa 500 libbre della Seconda Guerra Mondiale ritrovata nella zona di Monte Mario, nei pressi del raccordo di collegamento tra Sasso Marconi e il casello autostradale di Cinque Cerri.

Salvo complicazioni tecniche, il termine delle operazioni di disinnesco e rimozione dell’ordigno è previsto al massimo entro le ore 11.

Residenti evacuati

Entro le ore 7.00 saranno evacuati tutti coloro che vivono e/o lavorano all'interno della 'zona di pericolo' (la “danger zone”), compresa entro un raggio di 468 m dal ritrovamento dell'ordigno, che abbraccia una parte di territorio di Sasso Marconi, in località Ziano/Villa Quiete, e una piccola porzione di territorio in comune di Marzabotto.  

Il provvedimento di sgombero riguarda un numero molto limitato di famiglie (sei) 1 attività commerciale e la Centrale di potabilizzazione Hera di via Val di Setta, che hanno ricevuto specifica comunicazione.

L’ordigno, una bomba d’aereo, del peso di circa 500 libbre (pari a 243 Kg) è stato rinvenuto in pessime condizioni di conservazione ma ancora attiva. Le operazioni, saranno dirette e coordinate dalla Prefettura di Bologna e dal Comando Forze Operative Nord di Padova e si sono svolgeranno in tre fasi: durante la prima (già conclusa) è stata costruita sul luogo di rinvenimento, attorno alla bomba, una struttura temporanea di protezione per la mitigazione degli effetti dovuti ad una esplosione accidentale; nella seconda fase si provvederà alla neutralizzazione degli ordigni tramite la rimozione dei sistemi di innesco; nella terza fase infine, in un’area opportunamente condizionata al fine di tutelare la pubblica incolumità, si provvederà al brillamento della bomba d’aereo.

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