Complotti e fake news sull'alluvione
Un copione già visto: davanti a una sciagura la rete si riempie di sciocchezze. Non stiamo parlando di meme o di umorismo nero, ma di bufale e teorie complottiste a dir poco fantasiose
Un aereo misterioso sorvolava le zone colpite dal maltempo proprio prima dell'alluvione. Un caso? Arrivano informazioni (via Facebook, Whatsapp e Tik Tok) secondo le quali proprio quel velivolo avrebbe rilasciato scie chimiche e causato la formazione delle piogge che hanno messo in ginocchio l'Emilia-Romagna, ma la verità è che stava facendo delle riprese in occasione del Giro d'Italia. Nel frattempo comincia a girare un video, il sottopasso della stazione centrale è allagato, ma è quella del comune di Vado di Monzuno. Intanto in Romagna i cellulari si riempiono di notizie riguardanti l’apertura della diga di Ridracoli e l’arrivo di una piena di oltre un metro e mezzo: tutto smentito (così come riporta bene ForlìToday) ed etichettato come "fake news". La domanda è: ne avevamo bisogno (in un momento come questo?). Certo che no, ma perché accadono certe cose e perché accadono in circostanze di emergenza e paura?
Chi meglio di Michelangelo Coltelli per smascherare una bufala? É sua infatti la creatura BUTAC (bufale un tanto al chilo), il blog che si pone come obiettivo quello di combattere disinformazione, allarmismi gratuiti e frodi online: un enorme archivio di fake news che al bisogno può essere consultato per acquisire più consapevolezza e chiarire qualche dubbio. Soprattutto in momenti delicati come la pandemia e come questo.
Teorie del complotto, dalle più credibili alle più fantasiose: che dire dell'aereo misterioso, della macchina delle nuvole e della diga Ridracoli? A chi fanno male e a chi fanno bene?
"Nei casi di emergenze sono una delle cose che viene condivisa più spesso e nelle quali casca una percentuale altissima di persone. Il fatto è che alcune teorie danno risposte a quelle domande le cui risposte vere non piacciono. Generano una sensazione di tranquillità, ma il problema è che tranquillizzano raccontando delle sciocchezze. Perché tranquillizzano? Per esempio perché da un'altra parte è accaduto qualcosa che qui non succederebbe. É più difficile mandare giù il fatto che sia stata una diga aperta a provocare un disastro piuttosto che i cambiamenti climatici, così come è più semplice accusare uomini che capaci di creare delle connessioni fra delle scie chimiche e l'alluvione piuttosto che accettare che è da duecento o trecento anni che ci comportiamo male con la natura...
Chi sono le persone che ci credono al primo 'video che vi aprirà gli occhi' e quali quelle che approfondiscono per trovare conferme o smentite?
Purtroppo sono di più le persone che alcune teorie le condividono, che quelle che si occupano di approfondirle o smentirle. Eccolo il disturbo dell'informazione, quell'information disorder di cui spesso si parla e per il quale non abbiamo ancora trovato gli anticorpi".
E a livello locale cosa è circolato?
"Possiamo fare l'esempio materiale di due 'bufale' recentissime : una è quella di Piazza Maggiore allagata (chiamata fra l'altro Piazza Grande anche se i bolognesi ben sanno che la Piazza Grande di Lucio Dalla è Piazza Cavour mentre Piazza Grande è quella di Modena) e quella del sottopassaggio della stazione centrale di Bologna che invece poi era quella di Vado di Monzuno.
A livello culturale, secondo lei, quali sono gli effetti pericolosi di tutto ciò?
"A livello culturale gli effetti pericolosi sono tanti. Il primo è che più sentiamo bufale e più queste vengono condivise anche dalle testate giornalistiche più il pubblico/lettore è nella confusione più totale e non si fida più né del giornalista, né del politico, né dello scienziato. Perché le cose gli vengono raccontate in una maniera talmente superficiale e inesatta tale per cui fa fatica ad accettare una teoria anche se scientificamente accreditata e si butta sul classico secondo parere. Se le redazioni riuscissero a fare vera e corretta informazione, magari è vero che ci metterebbero più tempo e avrebbero meno scoop, ma almeno ci sarebbe più precisione...
Qualche consiglio per evitare di cascarci?
Consigli? Il primo è sicuramente leggere gli articoli e i post fino in fondo, sempre. Vedere se ci sono delle fonti verificabili e cliccabili. Questa cosa chi l'ha detta? L'ha detta veramente? Gli articoli che non fanno raggiungere le fonti a mio avviso non andrebbero letti. Nel 2023 gli articoli devono citare la loro fonte in maniera tale da consentire al lettore, se lo vuole, di verificare la fonte".