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Cronaca

Davide Ferrerio, no all'archiviazione per l'uomo che diede origine allo scambio di persona

Il gip di Crotone ha accolto l'opposizione della famiglia del giovane 21 bolognese, in coma dopo un pestaggio nato per un equivoco

È stata accolta l’opposizione della famiglia di Davide Ferrerio da parte del gip del Tribunale di Crotone che ha così ordinato l’imputazione coatta per il 31enne Alessandro Curto, accusato di concorso anomalo nel tentato omicidio del 21enne di Bologna. Il ragazzo fu ridotto in coma irreversibile dopo un pestaggio avvenuto l'11 agosto in una strada del centro della città calabrese. Dai messaggi dell’uomo ha avuto origine il tragico scambio di persona che ha poi portato al pestaggio di Ferrerio da parte di Nicolò Passalacqua, accusato come autore materiale del fatto. Quella sera Curto doveva incontrarsi con una ragazza 17 enne di Crotone, dopo averla corteggiata sui social usando il falso profilo con il nome dell'ex fidanzato. Per questo lei era andata nei pressi del Tribunale accompagnata da alcuni parenti in una sorta di missione punitiva nei confronti dell’uomo. Secondo le indagini, svolte dalla squadra Mobile, la trappola era stata organizzata dalla madre della ragazza che avrebbe istigato anche Passalacqua.

La memoria della famiglia di Davide Ferrerio

Quando Curto si è però accorto del pericolo che stava correndo, ha inviato un messaggio alla ragazza cercando di sviare le attenzioni su di sé, dicendole di avere una camicia bianca addosso, proprio quella che indossava Ferrerio che si trovava in zona e per questo venne aggredito. In un primo momento per Curto era stata chiesta l’archiviazione a cui però si sono opposti la famiglia tramite l’avvocato Gabriele Bordoni. Dalla loro memoria, che si basa sul presupposto che il 31enne abbia accettato, seppur nella forma del dolo eventuale, uno dei prevedibili sviluppi della situazione, arriva la decisione del gip che, accogliendo l’opposizione all’archiviazione, ha ordinato l’imputazione coatta. Per il giudice, infatti, "appare ragionevole ipotizzare che Curto", con l'invio del messaggio, abbia voluto allontanare definitivamente da sé ogni sospetto mettendo in conto che il gruppo, a quel punto, avrebbe potuto capire che in realtà era proprio lui l'uomo misterioso. E accettando così di indirizzare l’azione delittuosa verso un’altra ignota vittima. Dell’episodio, appunto, è accusato come autore materiale Passalacqua, per cui il 3 aprile è fissata un'udienza davanti al gup e di concorso anomalo nel reato rispondono anche la madre della 17enne (la ragazza comparirà invece il 5 aprile davanti al tribunale minorile) e un altro giovane, Andrej Gaju.

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