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Cronaca

Guerra Ucraina, Bolognafiere in Russia per expo calzature: i sindacati approvano a denti stretti

I confederali: "Per quanto opinabile, la scelta di rimanere salva i livelli occupazionali"

Non è tra i settori colpiti dalle sanzioni, quindi la rinuncia ad andare ha un sapore squisitamente simbolico, ma anche politico. E proprio per questo sta facendo discutere la scelta di Bolognafiere di mantenere i suoi impegni con le aziende italiane di export e partecipare al salone delle calzature in programma a Mosca, finestra per il mercato russo del lusso e del ceto alto che costituisce una importante voce di esportazioni per tante marche italiane.

La Fiera di Bologna conferma la sua presenza a Mosca per l'expo del settore calzaturiero. E Cgil-Cisl-Uil 'benedicono' la scelta, per quanto "opinabile" possa essere.

"Sappiamo che attraverso questa operazione si salvaguardano anche le tenute occupazionali e i posti di lavoro", sottolinea il segretario della Camera del lavoro di Bologna, Maurizio Lunghi, questa mattina a margine della presentazione della festa del Primo Maggio in piazza Maggiore. "Sappiamo che le sanzioni portano ricadute pesanti sulle imprese -spiega Lunghi- soprattutto nell'import-export abbiamo diverse realtà collegate col mondo dell'Est e ci rendiamo conto che la Fiera ha dovuto farte una scelta come azienda, ritenendo opportuno mantenere questa manifestazione".

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"Scelta opinabile, ma si salvano posti"

La scelta di volare a Mosca "può essere opinabile -ragiona il numero uno della Cgil- ma dal punto di vista sindacale sappiamo che attraverso questa operazione si salvaguardano le tenute occupazionali e i posti di lavoro. Quindi è evidente che in un contesto come questo non ci pare utile polemizzare, ma pensiamo che invece vada valorizzato il fatto che si cercano di preservare tutti quegli elementi che lasciano aperte le porte di dialogo e anche di commercializzazione con l'Est". Sulla stessa linea anche il numero uno della Uil, Giuliano Zignani

"Abbiamo tante aziende del settore calzaturiero impegnate soprattutto a Mosca con negozi e attività -sottolinea il segretario Uil- quindi bloccare tutto non so a cosa serva". Intanto, aggiuge Zignani, "le diplomazie dovranno lavorare, anche se fino adesso non hanno risolto un granchè, perchè se la guerra continua vuol dire che ancora non hanno trovato una soluzione. Ma l'economia deve andare avanti. Poi è chiaro che ogni settimana ci sono sanzioni maggiori, anche se finora non hanno dato grandi risultati, da quel che si capisce. Ma dal mio punto di vista è giusto che si vada avanti in questa direzione", ribadisce il numero uno Uil.

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Più tiepido il segretario metropolitano della Cisl di Bologna, Enrico Bassani. "BolognaFiere ha fatto la sua scelta -commenta- il contesto internazionale lo conosceva ed evidentemente ha ritenuto prioritaria andare in Russia". Secondo la Cisl, però, con la Fiera di Bologna "più complessivamente abbiamo bisogno di ripartire anche sui tavoli sindacali. Bisogna anche capire quale sarà la governance del futuro, non tanto se va in Russia o non va in Russia. E' un tema rimasto fermo nel corso dei mesi e quindi coglierei l'occasione anche per rilanciare il tema e per capire cosa succederà complessivamente di BolognaFiere", manda a dire Bassani. (San/ Dire)

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