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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca San Vitale / Via Giuseppe Massarenti

Impotenza dopo un tumore, l'andrologo del Sant'Orsola Colombo: 'Si vince con la protesi'

Nel nostro Paese sono 3mila i maschi che ogni anno ne avrebbero bisogno: 'Nonostante l'efficacia dimostrata dalla protesi" precisa Colombo, "che garantisce la massima soddisfazione per il paziente e la partner, in Italia, per un problema di costi non si impiantano le protesi necessarie'

Da un recente workshop sulla chirurgia andrologica protesica che si è svolto a Bologna e ha messo a confronto i massimi esperti italiani, Bologna è in prima linea per sconfiggere l’impotenza con l’impianto di protesi peniene di nuova generazione AMS che consentono all’uomo il ritorno a una normale sessualità.

“L'asportazione chirurgica della prostata per tumore, nonostante le più aggiornate tecniche laparoscopiche e robotiche (nerve sparing) per risparmiare i nervi che comandano l'erezione del pene, può causare nel 50% dei casi una disfunzione erettile grave”. A parlare è il Professor Fulvio Colombo, Direttore della Struttura Dipartimentale di Andrologia del Policlinico Universitario Sant’Orsola-Malpighi di Bologna e consigliere della Società Italiana di Andrologia - SIA -.

In Italia il problema riguarda migliaia di uomini over 50 - 60 anni, ma anche pazienti più giovani con meno di 40 anni . L’intervento alla prostata non è l’unica causa ad esso si affiancano  ma anche malattie cardiovascolari, diabete, neuropatie, e altre patologie  che compromettono  seriamente i rapporti sessuali.  Si legge nella nota.

Per tornare ad amare, se le pillole dell’amore non sono efficaci e questo purtroppo si verifica in almeno 3 casi su 10, la soluzione definitiva arriverebbe dalle protesi idrauliche tricomponenti di ultima generazione che determinano un’erezione simile a quella fisiologica. L’impianto si effettua con l'inserimento nei corpi cavernosi del pene (responsabili dell'erezione) di due cilindri collegati a una minuscola pompa e a un serbatoio contenente un liquido. Agendo su un bottone collocato tra i testicoli si possono inturgidire i due cilindri e poi svuotarli. Il pene conserva le sue caratteristiche di sensibilità e capacità di orgasmo; non solo, risolve anche lo spiacevole fenomeno di accorciamento del pene, quasi sempre conseguenza dell'asportazione della prostata”.

Secondo le stime degli esperti, nel nostro Paese sono 3mila i maschi che ogni anno ne hanno bisogno ma solo 500 di questi (uno su 6) si sottopone all'intervento. Responsabile la scarsa informazione, ma anche difficoltà legate a un intervento non ancora adeguatamente riconosciuto dalle istituzioni italiane. “Nonostante l’efficacia dimostrata dalle protesi peniene”, precisa Colombo, “che garantiscono la massima soddisfazione per il paziente e la partner, in Italia, per un problema di costi non si impiantano tutte le protesi che sarebbero necessarie: i rimborsi da parte del  Servizio Sanitario Nazionale non sono adeguati ed esistono diversità di sensibilità tra le varie sanità regionali. In Piemonte, ad esempio, molti ospedali hanno la disponibilità di 20- 25 protesi tricomponenti all’anno e possono rispondere adeguatamente alle richieste del malato. A Bologna, tra i centri di eccellenza in Italia per l’implantologia protesica,  invece il numero di protesi disponibili per anno è certamente inferiore  e il malato deve affrontare una lista di attesa di almeno due anni. In questo contesto attuale il professor Colombo come rappresentante della Società Italiana di Andrologia sollecita una maggior attenzione da parte delle istituzioni verso il riconoscimento del ruolo dell’impianto protesico nel garantire la salute sessuale . “Per valutare e affrontare il problema in tutta la sua drammaticità sociale, oltre che sanitaria, conclude Colombo , “è stata avviata da parte della SIA la realizzazione di un Registro Italiano di Implantologia Protesica Peniena, il primo in Europa. Da esso si potrà meglio comprendere quale migliore qualità della vita, personale e di relazione intima, hanno raggiunto i pazienti impiantati. I dati raccolti avranno anche valenza in ambito politico/assistenziale e scientifico".

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