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Incidenti stradali

Incidenti: feriti in aumento in città

I dati sugli incidenti fanno a loro volta i conti con il provvedimento Città 30 e la riforma del Codice della Strada, in discussione in Parlamento. Il 118 però sottolinea: "Dati grezzi privi dei necessari parametri statistici per una eventuale comparazione relativa a singole misure"

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Raffrontando i dati registrati nel comune di Bologna nei primi due mesi del 2024 con quelli del 2023, si nota un aumento per i feriti in incidenti stradali, che salgono da 70 a 73, in diminuzione invece i feriti più gravi, che scendono da 6 a 2. I codici 4 (eventi mortali) sono in aumento: da 0 nel 2023 a 1 nel 2024. Lo rende noto L'Osservatorio regionale sulla sicurezza stradale che si basa sui dati del 118. 

Dati 2023-2024

Nove vittime dall'inizio dell'anno nell'intera città metropolitana

Lidia Borghesani, la donna di 73 anni rimasta coinvolta in un violento incidente stradale il 6 marzo scorso a San Matteo della Decima, è la nona vittima sulle strade bolognesi dall'inizio dell'anno

Prima di lei si era spento in ospedale Marcello Falconi, camionista di 51 anni rimasto gravemente ferito in uno schianto tra camion lungo la tangenziale di Bologna. 

Raul Zanoni, 19enne modenese, si è scontrato contro un furgone mentre viaggiava in auto sulla via Emilia e ha perso la vita. 

Appena una settimana prima era morto Riccardo Maestri, 57 anni, in sella a uno scooter in via Enrico Mattei. Meno di dieci giorni prima, invece, Daniele Caradio, 43 anni e carabiniere dell'Arma di Bologna, morto in sella alla sua Ducati. Fatale l'impatto frontale contro un'auto sulla San Vitale, a Canaletti di Budrio.

Alla lista delle vittime sull'asfalto vanno aggiunti  due coniugi, Pier Luigi Pasqua e Guglielma Ferro, la loro vita è stata spazzata vi in pochi attimi, a Quinzano, frazione di Loiano, il 25 gennaio scorso: l'auto sulla quale viaggiavano è uscita fuori strada mentre si trovava in via delle Vigne. Un volo nella scarpata, e non c'è stato nulla da fare.

La prima vittima registrata nel bolognese nel 2024 era stato l'ottantenne Luigi Iannelli, investito e ucciso mentre attraversava la strada a Pontecchio Marconi. Il 15 gennaio, Giovanni Guidotti, 62 anni, è deceduto durante il trasporto all'ospedale Maggiore, dopo aver sbattuto contro il carrello di un mezzo pesante sulle Ganzole, mentre era in sella al suo scooter.

Nuovo codice della strada

I dati sugli incidenti nella città di Bologna fanno a loro volta i conti con il provvedimento Città 30 e la riforma del Codice della Strada, in discussione in Parlamento. Mentre il presidente dell'Osservatorio regionale, Mauro Sorbi, ritiene che diverse proposte siano state accolte e le modifiche vadano nella giusta direzione, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, oggi, in conferenza stampa, ha accusato il ministero guidato da Matteo Salvini di aver disegnato una riforma che “punta a più velocità e meno controlli, ribaltando il paradigma che sarebbe necessario per salvare più vite in strada", 

All’incontro c’era anche il sindaco di Bologna Matteo Lepore, collegato in videochiamata, che ha parlato del nuovo Codice come di una “controriforma”. Infatti, nelle “prime sette settimane a 30 all’ora”, a Bologna, gli incidenti sono calati di oltre il 15%, e ci sono stati “due incidenti mortali in meno. I morti in strada – scrive l’agenzia Askanews riportando le parole del primo cittadino – sono la prima causa di morte sotto i 30 anni, il 70% degli incidenti avvengono in ambito urbano. Questa riforma ci farà fare enormi passi indietro, ci farà cambiare le piste ciclabili che abbiamo realizzato, dobbiamo restituire le risorse Ue? Questo governo vuole portare avanti la sicurezza stradale o vuole smontare gli strumenti di controllo? A Bologna nelle prime sette settimane abbiamo avuto un calo del 15,45% degli incidenti, una riduzione del 18% delle persone ferite e due incidenti mortali in meno".

“I dati rilasciati dal 118 segnalano l’aumento dei feriti legati agli incidenti. Triste conferma di quanto sosteniamo da tempo, cioè che gli slogan lanciati dall’amministrazione sono solo fuffa ideologica. Lepore e i suoi hanno paralizzato la città per combattere la mobilità privata, non l’incidentalità. Chiediamo al Sindaco di tornare a fare l’amministratore e terminare questa sperimentazione sociale che serve poco alla città”, ha comentato il capogruppo leghista in Comune, Matteo Di Benedetto. 

La precisazione del 118

Lato suo il 118 tiene a specificare di non aver "fornito dati validati all’Osservatorio per l'educazione alla sicurezza stradale regionale in merito al provvedimento Bologna 30". E che tali dati sono dunque "stati forniti autonomamente dall’Osservatorio. Si tratta di dati grezzi che mensilmente, da anni, il 118 fornisce sulla generica incidentalità stradale nei Comuni bolognesi, privi dei necessari parametri statistici per una eventuale comparazione relativa a singole misure".

(Ultimo aggiornamento 15 marzo, nota 118)

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