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Cronaca Navile

Dalla violenza sessuale, alle ustioni, allo stalking: un arresto e un allontanamento

Due misure cautelari per altrettanti uomini indagati per maltrattamenti in famiglia

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Era già noto alle forze dell'ordine da novembre e ieri, i Carabinieri della Stazione Bologna Corticella, si sono ritrovati ancora davanti un 29enne italiano che è stato sottoposto al divieto di avvicinamento alla persona offesa.

Indagato per atti persecutori, diffamazione e violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale, l'uomo il 20 gennaio è stato querelato dall'ex compagna coetanea he ha raccontato come, sin dall’inizio della loro relazione, il 29rnne, oltre ad averla tradita, la ingiuriava, le imponeva video chiamate per constatare dove fosse e le prendeva con forza il telefono cellulare per controllare il contenuto. Era già sottoposto alla misura cautelare con obbligo di soggiorno nel Comune di Bologna emessa nel novembre del 2023 dalla Questura, ma in più circostanze ha minacciato di incendiarle l’auto e le ha forato gli pneumatici.

La donna, in sede di denuncia, ha anche riferito di aver raccontando la vicenda a due suoi amici, anche loro successivamente minacciati dal 29enne. I Carabinieri, dopo aver rintracciato il 29enne, gli hanno notificato la misura cautelare emessa dal Giudice.

43enne in carcere

I Carabinieri della Stazione Bologna Navile hanno arrestato un 43enne bengalese, residente a Bologna, indagato per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale ai danni dell’ex compagna sulla trentina che lo aveva denunciato. La donna si era presentata in caserma chiedendo aiuto a causa di un marito violento che aveva sposato una decina di anni fa e da cui aveva avuto una figlia. La stessa aveva assistito agli atteggiamenti prepotenti del padre che spesso tornava a casa ubriaco.

Violenza sulle donne, otto ammonimenti dall'inizio dell'anno 

Insulti, minacce, strangolamenti e diverse violenze sessuali, in una circostanza l’aveva minacciata e ustionata con un accendino per impedirle di raccontare una violenza, così la donna aveva evitato di rivolgersi ai sanitari per farsi medicare. Soltanto in un’occasione, la malcapitata era stata costretta ad andare dal medico di famiglia per farsi visitare la schiena che le faceva male a causa dei pugni ricevuti dal marito.

L’uomo l’aveva accompagnata in ambulatorio e approfittando di essere l’unico dei due a parlare la lingua italiana, si era rivolto al sanitario dicendogli che la moglie si era fatta male durante una caduta. All’epoca della denuncia, i Carabinieri della Stazione Bologna Navile avevano informato la Procura della Repubblica di Bologna che per tutelare la donna e la figlia, aveva disposto di procedere con l’attivazione del cosiddetto “Codice Rosso”. Il 43enne è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna. Rintracciato dai Carabinieri, il 43enne è stato arrestato e tradotto alla Dozza. 

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