rotate-mobile

Migranti, presidio sotto la Prefettura per fermare Cpr e Cas: "Anche a Bologna condizioni disumane" | VIDEO

Le associazioni hanno dato vita alla protesta in nome di Ousmane Sylla, il 22enne guineano che si è tolto la vita nel centro di Ponte Galeria: "Un suicidio annunciato"

QUI PER ISCRIVERSI AL CANALE WHATSAPP DI BOLOGNATODAY

Presidio sotto la Prefettura in nome di Ousmane Sylla, il 22enne originario della Guinea che tre giorni fa si è tolto la vita dentro il Centro di permanenza per il rimpatrio di Ponte Galeria a Roma. Anche numerose associazioni bolognesi hanno preso parte alla mobilitazione che in queste ore si sta svolgendo in diverse città d’Italia. Con cartelli e striscioni i manifestanti si sono radunati in Piazza Roosevelt per chiedere la chiusura dei Cpr e l’abbandono del progetto del governo di aprirne altri (in Emilia Romagna ne è previsto uno a Ferrara).

“Quello di Ousmane Sylla era un suicidio annunciato, il quattordicesimo avvenuto in un Cpr negli ultimi cinque anni – denuncia Damiano Borin di Ya Basta –. Sul territorio nazionale tre strutture su 10 sono attualmente sotto indagine per la sistematica violazione dei diritti umani dei migranti che avviene al loro interno”. Proprio a Ferrara il 2 marzo è prevista un’altra protesta della rete di associazioni “No Cpr-no grandi Cas Emilia Romagna”. Del centro è attualmente in corso lo studio di fattibilità, dopo l’abbandono dell’ipotesi su Bologna.

Migranti, proteste al Cas Mattei: "File per il cibo e tende in cui entrano acqua e freddo" | VIDEO 

Nel Bolognese rimangono attivi i Centri di accoglienza speciale per persone migranti (Cas) in via Mattei nel capoluogo e a Ozzano. Un “territorio inesplorato”, prosegue Borin: “A Ozzano e negli altri Cas riuscire ad accedere è praticamente impossibile, anche per i membri delle istituzioni, a causa dell’iter burocratico molto complesso. Così come sono disumanamente lunghi i tempi della richiesta di asilo per le persone ospitate nelle strutture, che li condanna a non lavorare né ad avere la possibilità di integrarsi”.

Presente al presidio anche l’attore Alessandro Bergonzoni, che insieme al senatore Luigi Manconi visitò 15 anni fa il Cpr di Ponte Galeria e ne denunciò le condizioni di vita: “Un Centro-Lager”, racconta. E denuncia il doppio standard: “Inorridiamo e vogliamo giustizia per italiani arrestati in altri paesi, come Ilaria Salis, mentre le persone migranti non sono difese da nessuno. È una ‘sostituzione’, e non Costituzione, italiana. Mettiamo fine a questo nascondimento dentro i Cpr”. Contro il “doppio binario” della detenzione amministrativa si scaglia anche Mediterranea: “È prevista soltanto nei confronti di persone straniere – specifica Margherita Muzzioli –. In Cpr e Cas le persone vivono in condizioni disumane e di disagio, sottoposte a un uso massiccio di psicofarmaci”.

Nel 2023, 3.533 migranti nel bolognese: la Prefettura lancia MigraDataBO

Video popolari

Migranti, presidio sotto la Prefettura per fermare Cpr e Cas: "Anche a Bologna condizioni disumane" | VIDEO

BolognaToday è in caricamento