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Cronaca Monte San Pietro

Rapina (collaudata) allo sportello bancomat, ma la polizia è appostata

La targa dell'automobile con la quale la banda si e’ mossa, era già stata segnalata dalla Toscana. E' la 115a auto intestata a un solo prestanome

Fanno dapprima un tentativo di furto a uno sportello bancomat in via della Barca, ma la zona è troppo affollata, poi cambiano strada, prendono la tangenziale, ma la Squadra mobile li segue e li ammanetta mentre portano a segno un altro colpo. 

Tre giovani romeni di 23 e 18 anni, senza fissa dimora e incensurati, così sono stati arrestati dalla Polizia e ora devono rispondere del reato di rapina. La cattura della banda, ritenuta specializzata in agguati durante i prelievi ai bancomat, è avvenuta alle 13.30 di ieri a Monte San Pietro, davanti all'Unicredit, dopo una colluttazione con la vittima, un 65enne del luogo. 

Furti e rapine ai bancomat: la tecnica collaudata

Le indagini non sono ancora concluse, infatti i tre arrestati potrebbero essere i responsabili di altri episodi di questo tipo e non solo nel bolognese. Si tratterebbe infatti di trasfertisti, difficilmente collocabili in una località italiana. E' stato accertato che i tre hanno pernottato in un bed&breakfast cittadino. 

Le vittime prescelte sono persone non più giovani e molto spesso donne. Si avvicinano alle persone che stanno effettuando un prelievo allo sportello bancomat e che hanno digitato il pin, con vari pretesti le distraggono, spesso appoggiando un giornale sulla tastiera, poi mettono in pratica tutta la loro abilità, digitando l'importo, nel caso in questione 4mila euro. 

"Si appostano su determinati istituti di credito, conoscono gli sportelli che autorizzano un importo massimo giornaliero ingente", ha spiegato ai cronisti il capo della Squadra mobile, Roberto Pititto. Infatti, i tre, che erano nel mirino della Squadra mobile da tempo, dapprima si sono appostati davanti alla filiale di via della Barca, poi, forse per la presenza di troppe persone, sono tornati a bordo dell'auto, hanno imboccato la tangenziale e si sono fermati a Monte San Pietro. Lì dopo aver prelevato con la tecnica collaudata 4mila euro, in due si sono avventati sulla vittima, mentre il terzo li attendeva in auto, pronta per la fuga. Ma non sono riusciti nel loro intento, gli agenti sono intervenuti e li hanno ammanettati: "Potrebbero essere anche responsabili di altri colpi o far parte dello stesso gruppo che tenta il furto dei Rolex con la tecnica dell'abbraccio", spiega Pititto. 

115 auto intestate al prestanome

La targa dell'automobile con la quale si sono mossi, era già stata segnalata alla questura dai colleghi toscani. E' intestata a un prestanome, come appurato dagli inquirenti, un connazionale che ne ha intestate ben 115. 

Rapina e arresto a Monte San Pietro, la Polizia: "Soggetti sui quali lavoravamo da tempo" | VIDEO

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