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Cronaca

Sequestrati 123 test covid abusivi: multa da 10mila euro a erboristeria

Al titolare è stata anche contestata la violazione amministrativa per aver pubblicizzato on-line un dispositivo medico in assenza di autorizzazione ministeriale

Sottoposti a sequestro amministrativo 123 kit test antigenici rapidi (ricerca IGG-IGM), prodotti in Cina, in vendita presso un’erboristeria della provincia bolognese. E' quanto ha rilevato dai Carabinieri del Nas di Bologna che, d'intesa con il Ministero della Salute, ha controllato 67 centri in varie regioni italiane. Al titolare dell'erboristeria è stata anche contestata la violazione amministrativa per 10mila euro, per aver pubblicizzato on-line un dispositivo medico diagnostico in vitro in assenza di autorizzazione ministeriale.

Covid, l'attività dei Nas

Il Nucleo Anti-Sofisticazione è in campo per effettuare i controlli sulla regolarità delle attività di prelievo ed
analisi diagnostica per la ricerca del virus SARS-CoV-2. Nell'ultima settimana, sono state riscontrate 94 violazioni penali ed amministrative, per un ammontare di 145 mila euro di sanzioni pecuniarie. Il 60% delle violazioni, come riferisce il Nas, è attribuibile all’inosservanza di norme e comportamenti connessi con l’applicazione delle misure di contenimento epidemico.

Sono stati ispezionati 285 aziende e laboratori di analisi, privati e convenzionati, ed altre strutture similari operanti nel commercio e nell’erogazione di test di analisi molecolari, antigeniche e sierologiche finalizzati all’accertamento della eventuale positività al COVID-19.

Tra le irregolarità più frequenti, la mancanza di autorizzazione allo svolgimento di attività di prelievi ematici e biologici (tamponi), svolti abusivamente e in ambienti non idonei (15% delle violazioni contestate).
Per quanto riguarda l’omessa / ritardata comunicazione dei casi di positività emersi a seguito delle analisi cliniche sugli utenti , il dato è risultato pari al 14% rispetto alle sanzioni rilevate.

Sono state inoltre accertate la mancata predisposizione ed attuazione di piani e protocolli preventivi all’interno delle cliniche, come la carenza di procedure gestionali, di prodotti igienizzanti e di sanificazione dei locali (11%), e di requisiti tecnici e professionali nell’esecuzione degli accertamenti diagnostici, riscontrando in 6 episodi, a vario titolo, l’assenza di tecnici di laboratorio abilitati e l’uso di reagenti e diagnostici scaduti, comunque impiegati nell’effettuazione delle analisi.

Punti prelievo improvvisati

Nel corso delle verifiche, i Carabinieri dei NAS hanno individuato l’attivazione abusiva di punti prelievo, ematici e biologici, in aree improvvisate, senza adeguate condizioni igienico-sanitarie. In un caso, è stata avviata una campagna di screening della popolazione, affidata da alcuni Comuni ad un laboratorio, senza alcuna comunicazione preventiva all’Autorità sanitaria.

Un ulteriore fenomeno rilevato è la vendita al dettaglio ai clienti, presso farmacie o addirittura in erboristeria e profumeria, di kit di analisi sierologiche anticorpali destinati al solo uso professionale sanitario e non adatti all’autodiagnosi. Proprio in tale contesto sono stati sequestrati 153 tra kit di diagnosi e dispositivi medici irregolarmente detenuti per la vendita al dettaglio o per l’effettuazione di analisi. 
 

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