rotate-mobile
Cronaca

I collettivi tornano in piazza: "In lotta per salute, soldi e dignità"

Sabato 14 novembre, dalle 16 in Piazza del Nettuno. Oggi il CUA è tornato a protestare contro un altro cantiere

Collettivi ancora sul piede di guerra, sabato 14 novembre, dalle 16 in Piazza del Nettuno: "Dalle piazze arriva il tempo di cambiare il segno a questa crisi - si legge nella nota CUA Bologna - rovesciare i termini di ricchezza e povertà, conquistare subito reddito per tutte e tutti, imporre un nuovo concetto di salute (accessibile, di prossimità, che metta al centro le persone e non il profitto), collocare nel basso della società la decisione sull'uso dei soldi per la “next generation”, messa in sicurezza delle scuole, potenziamento del trasporto pubblico, blocco degli sfratti, affitti, mutui e utenze - e concludono -  lotteremo, proprio ora, per tutto quello che ci serve per vivere: salute, soldi, dignità". 

Tensione in piazza Maggiore: banchetto contro il blocco sfratti, protesta dei collettivi

Oggi, sempre il CUA, è tornato in via Serlio, dove c'è un cantiere M&G di costruzione di un altro studentato, definito "di lusso": "Oggi siamo davanti all’area dove la M&G Real Estate, la branca immobiliare di una holding multinazionale che gestisce un patrimonio di 37 miliardi di euro, ha deciso di investire 62 milioni per la costruzione di un nuovo studentato di lusso - fa sapere il collettivo sui social - dopo The Student Hotel altre società miliardarie sono pronte a speculare sui bisogni di studenti e studentesse di Bologna, in particolare sull’esigenza di un tetto sotto cui dormire, vivere, studiare e sognare. Fanno particolarmente rabbrividire le parole del dirigente della holding David Jackson: 'La città soffre di una cronica penuria di alloggi per studenti, nonostante sia sede di una delle più antiche e prestigiose università del mondo e una destinazione popolare per gli studiosi nazionali e internazionale'. Ci sembra vergognoso che le istituzioni che dovrebbero dare risposte a questi problemi continuino a fare orecchie da mercante e a lasciare spazio a questi predatori privati - continuano - dal 2004 i posti in studentato non sono aumentati neanche di un’unità nella nostra città, anzi, a causa della situazione di pandemia sono stati dimezzati. Nel mentre la Bolognina viene colonizzata da multinazionali a dalle loro ridicole retoriche sulla creatività e l’inclusione".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I collettivi tornano in piazza: "In lotta per salute, soldi e dignità"

BolognaToday è in caricamento