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Cronaca

Tassisti in sciopero: "Non vogliamo paralizzare la città, ma vogliamo parlare con lei"

I tassisti dicono di aver finito la pazienza per le troppe questioni rimaste sospese. Fra queste la viabilità che sarà imposta dai lavori per tram e tangenziale oltre che l'adeguamento tariffario dopo il colpo del caro energia

Fermo taxi oggi, martedì 28 febbraio. I tassisti bolognesi incrociano le braccia dalle 8.00 alle 22.00, fascia nella quale saranno effettuati solo i servizi di garanzia. Il perché di questa giornata di sciopero (non ci saranno manifestazioni nè cortei) lo spiega Letizia Iorio, presidente provinciale Uritaxi Bologna: "Si tratta di un atto che avremmo preferito evitare e al quale siamo arrivati perché non riusciamo ad avere un dialogo e soprattutto delle risposte concrete dall'amministrazione comunale su diversi temi su cui, fra l'altro, poniamo l'attenzione già da molto tempo. Non veniamo mai informati per tempo quando e se vengono chiuse o riaperte delle strade, attendiamo ormai da un anno delle modifiche al tariffario (nonostante il caro benzina) e vorremmo tornare ai turni di servizio pre-covid, che garantivano maggiore elasticità. Importante anche il tema della sicurezza viste le situazioni di pericolo in cui tanti colleghi incappano, soprattutto di notte. Tutti temi che hanno ben presente sia sindaco che assessore". 

E cosa si spera di ottenere con questa protesta? "Contiamo che questo atto possa destare l'attenzione dell'amministrazione pubblica e che basti una sola giornata, anche se siamo disposti a procedere con altri fermi e manifestazioni. Quello che chiediamo è dare un seguito alle parole e passare ad azioni concrete"- conclude Iorio, spiegando che ai posteggi i colleghi saranno a disposizione della cittadinanza per spiegare ai clienti quali sono le cose che devono essere migliorate. 

Tutte le ragioni della protesta dei tassisti 

Un testo unificato firmato Ascom taxi Bologna, Confartigianto Taxi Bologna, Cna Fita Taxi Bologna, Uil trasporti Bologna, Unica Cgil Bologna, Uritaxi Bologna riporta punto per punto quelli che sono i problemi da mettere all'ordine del giorno: "Sono troppe le questioni che riguardano la qualità e l'organizzazione del servizio di trasporto Taxi a Bologna sulle quali non riusciamo ad avere risposte operative che ci permettano di migliorare il nostro servizio alla città". Quello che lamentano i tassisti è principalmente l'impossibilità di prestare servizio in tante zone della città a causa di divieti discutibili; l'incognita su quello che accadrà per i lavori di tram e tangenziale; la mancata riattivazione delle modalità di gestione del servizio previste Pre-Covid, per poter affrontare al meglio la ripresa delle attività, e, come già sottolineato, il mancato avvio delle procedure per poter recuperare l'aumento dei costi aziendali, a partire dall'aumento dei costi dei carburanti che sono a nostro carico esclusivo, senza nessun intervento pubblico di supporto.

"Non vogliamo paralizzare la città, ma vogliamo parlare con la città - spiega il presidente di Cotabo Riccardo Carboni, il quale sottolinea come questa protesta abbia il solo senso di ottenere risposte concrete alle questioni già descritte a diversi tavoli - A oggi abbiamo avuto pochi incontri e zero risultati da parte di Palazzo D'Accursio e ci aspettiamo ben di più". 

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