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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Uno spazio di ascolto per le fragilità dentro il Sant'Orsola

Da questa mattina i pazienti e i loro familiari che ogni giorno vivono il Policlinico Sant'Orsola e che sentono il bisogno di essere ascoltati avranno un luogo pensato proprio per i più fragili. Si trova al padiglione 25 e vi si accede su prenotazione ogni martedì mattina

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Uno spazio di ascolto dedicato ai più fragili all'interno del Policlinico di Sant’Orsola: lo hanno progettato insieme Caritas, Unibo, l'ospedale e il Comune di Bologna con lo scopo di far crescere i servizi dedicati ai cittadini in difficoltà e oggi è diventato realtà con l'inaugurazione al padiglione 25: lo spazio sarà aperto ogni martedì. E questo luogo è dedicato alla piccola Lisa, la cui storia è profondamente legata alle persone del Sant'Orsola e alle cure che ha ricevuto in questo luogo fino, purtroppo, alla sua scomparsa avvenuta il giorno di Natale del 2019. Lisa se ne è andata a soli 12 anni, ma anche in questo modo, una parte di lei resterà sempre viva. 

Il Policlinico Sant’Orsola si popola ogni giorno di circa 20 mila visitatori tra pazienti, familiari e operatori: fra queste persone, sempre più spesso, soprattutto pazienti e familiari ma non solo, si verificano condizioni di fragilità che non necessitano di un intervento immediato dei servizi sociali territoriali ma che richiedono ugualmente aiuto e vicinanza. A loro può essere messa a disposizione la rete di solidarietà che Caritas da sempre riesce a intercettare. L’ascolto quindi diventa il punto di partenza per il sostegno ai cittadini più fragili. 

Come si accede allo spazio "Lisa": giorni, orari e modalità

Lo spazio, situato in una struttura del viale di accesso al padiglione 25 del Policlinico, sarà a disposizione di tutti i cittadini di Bologna. Si accede su prenotazione una volta a settimana, i martedì (feriali) dalle 9.00 alle 12.00. Per prenotare basterà mandare una mail all’indirizzo caritasbo.cda@chiesadibologna.it. Il nuovo servizio è stato inaugurato oggi alla presenza di Raffaele Donini, Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna, Chiara Gibertoni, Direttore Generale dell’IRCCS, Maria Letizia Guerra, Delegata per l’Impegno Pubblico dell’Università di Bologna, Luca Rizzo Nervo, Assessore Sanità e Welfare del Comune di Bologna, Don Matteo Prosperini, Direttore Caritas Bologna  e l’Arcivescovo Matteo Maria Zuppi, Cardinale di Bologna.

La "rete" di Caritas: gli altri spazi di ascolto 

La Caritas ha già oltre 120 punti di ascolto nelle comunità parrocchiali del territorio metropolitano, dove si applica un metodo mirato ad aiutare le persone ad assumere consapevolezza e a ritrovare fiducia nonché stabilire relazioni per fare conoscere i servizi e le possibilità di aiuto garantite sul territorio. Oltre alle comunità parrocchiali, la Caritas ha avviato da tempo un percorso per avvicinarsi sempre di più ai cittadini aprendo due spazi di ascolto a Porta Pratello e all’Interporto. A questi si unisce oggi quello del Policlinico, scelto appositamente per la sua natura di luogo votato da sempre alla cura e alla solidarietà verso chi è in difficoltà.

Punto ascolto Caritas

Solo nel 2022 quasi 9.300 le persone seguite da Caritas Bologna. Dalla rilevazione dei dati, nel 2022 sono state quasi 9.300 le persone seguite come famiglie e/o singoli. Più le famiglie, circa 6.300 che i singoli, ovvero circa 3000. In netto aumento, +19,2% rispetto all’anno precedente quando in totale erano state quasi 8000. Di fronte alle sfide e alle contraddizioni del nostro tempo, è fondamentale che il servizio dell’ascolto diventi impegno di ognuno di noi e dell’intera comunità, civile e cristiana. Ecco quindi l’obiettivo principale dell’agire del centro di ascolto Caritas: essere stimolo e anima perché la comunità tutta sappia trovare strade sempre nuove per farsi vicina ai più fragili e sia capace

All'inaugurazione hanno presenziato: Raffaele Donini, Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna;  Chiara Gibertoni, Direttore Generale dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola;  Maria Letizia Guerra, Delegata per l’Impegno Pubblico dell’Università di Bologna;  Luca Rizzo Nervo, Assessore Welfare e Salute del Comune di Bologna, l'Arcivescovo Matteo Maria Zuppi, Cardinale di Bologna e la mamma di Lisa. 

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