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Venerdì, 26 Aprile 2024
2 agosto 1980

Strage di Bologna, FdI all'attacco del sindaco: "Si scusi o si dimetta"

Il capogruppo in Comune Cavedagna su tutte le furie per le dichiarazioni del primo cittadino sulla sentenza Bellini: "Parole vergognose per colpire governo e maggioranza"

Fratelli d'Italia va all'attacco del sindaco Matteo Lepore che chiesto agli "eredi" del MSI di prendere posizione sui fatti riguardanti la strage alla stazione, così come delinati dalla sentenza del processo che ha condannato Paolo Bellini all'ergastolo. "Vorremmo sapere da Matteo Lepore chi sarebbero gli eredi a cui fa riferimento parlando della strage del 2 agosto del 1980. E vorremmo che facesse nomi e cognomi di questi presunti eredi che definisce anche conniventi. È evidente che si tratta di farneticazioni che altra ragione non hanno se non quella di colpire il Governo e la maggioranza che, in nessun caso, e tantomeno in nessuna sentenza, sono mai stati minimamente sfiorati da qualunque tipo di accusa stragista", interviene il capogruppo di Fratelli d'Italia in Comune Stefano Cavedagna.

"Quelle di Lepore sono parole vergognose, dettate da un odio politico, quello sì eredità degli anni ‘70, a cui non è nuovo. Sta per caso insinuando che io e i mie colleghi di partito siamo eredi politici e conniventi con gli autori della strage di Bologna? Se sostiene questo, allora si prepari a ricevere una pioggia di denunce", continua il capogruppo di FdI. "Chieda immediatamente scusa per le sue riprovevoli parole o si dimetta da sindaco. Da questo momento in avanti, infatti, sarà impossibile ogni forma di collaborazione costruttiva perché per noi è impossibile lavorare con qualcuno che si permette di fare affermazioni così gravi", conclude Cavedagna.

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