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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Tagli sanità, smentita di Lusenti: "Abbiamo investito più di tutti"

Il 2013 è un anno difficilissimo per i tagli nazionali "Per l'Emilia-Romagna ammontano a oltre 400 milioni rispetto al finanziamento 2012, ridotti a 260 grazie a risorse aggiuntive da bilancio regionale"

“Sono prive di fondamento le dichiarazioni rilasciate a Repubblica dal segretario regionale Fimmg Le Pera, secondo il quale la Regione avrebbe intenzione di tagliare 90 milioni di euro alla medicina convenzionata nel 2013. L’Emilia-Romagna ha investito nella medicina territoriale negli ultimi 5 anni più di ogni altra Regione utilizzando anche risorse del proprio bilancio regionale e realizzando un modello organizzativo e assistenziale che è diventato di riferimento sia  per gli accordi nazionali tuttora in vigore che per il recente decreto Balduzzi". L’assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna Carlo Lusenti è  intervenuto dopo una pubblicazione di La Repubblica dal titolo “Sanità, medici di famiglia in rivolta. La Regione ci taglia gli stipendi”.

UN ANNO MOLTO DIFFICILE IL 2013. “In realtà - ha continuato Lusenti - la proposta avanzata ai sindacati della medicina convenzionata (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali, medici di continuità assistenziale), come le altre proposte avanzate a tutti i soggetti che interagiscono con la sanità pubblica, dall’ospedalità privata alle associazioni del terzo settore e a tutte le associazioni dei professionisti sanitari e socio-sanitari, è stata quella di ragionare su come la Regione ha intenzione di attivare la programmazione 2013, un anno difficilissimo per i tagli nazionali che, ricordo,  per l’Emilia-Romagna ammontano a oltre 400 milioni rispetto al finanziamento 2012, ridotti a 260 grazie a risorse aggiuntive da bilancio regionale.”

DECRETO BALDUZZI. Il contributo richiesto alla medicina territoriale “per fronteggiare la situazione” è quello di rendere congruente con l’accordo collettivo nazionale 2010 e con il decreto Balduzzi il sistema di risorse aggiuntive da erogare. “Non possiamo più retribuire la partecipazione ai Nuclei di cure primarie, come abbiamo fatto dal 2006 in avanti – ha detto Lusenti - poiché la pagheremmo due volte in quanto tale partecipazione è resa obbligatoria, e già retribuita, dagli accordi nazionali e dal decreto Balduzzi. Né possiamo più retribuire la partecipazione alla rete informatica Sole (Sanità on line, rete che mette in comunicazione professionisti e strutture, interamente finanziata dalla Regione) poiché anche questa partecipazione è resa obbligatoria e retribuita dalla normativa nazionale citata”.

MIGLIORARE I SERVIZI AI CITTADINI. “La nostra proposta – ha aggiunto Lusenti - prevede di riconvertire gran parte di queste risorse su obiettivi di qualità assistenziale al fine di migliorare il servizio reso ai cittadini e di rafforzare la capacità della medicina territoriale di reggere ai cambiamenti introdotti dalla ‘Spending review’ anche in relazione alla prevista riorganizzazione della rete ospedaliera.  Intendiamo istituire un ‘Fondo regionale per il miglioramento della qualità assistenziale’ con particolare riferimento alla assistenza delle persone con patologie croniche e anziani “fragili” (cioè anziani con più patologie e a rischio di ospedalizzazione).”
“Abbiamo illustrato nel dettaglio la nostra proposta durante l’incontro con tutti i sindacati della medicina convenzionata. Forse - ha concluso Lusenti - non siamo riusciti a farla pienamente comprendere al dottor Le Pera che si è assentato prima della conclusione dell’incontro”.
 

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