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Cronaca

Ato approva l'aumento delle tariffe Hera: bagarre in aula

Oggi assemblea movimentata dai manifestanti, che tra fischi e lanci di monetine, hanno bocciato i rincari dell'acqua. Nuovo 'colpo' al portafogli dei bolognesi: bollette più salate da gennaio

Assemblea Ato movimentata questa mattina: come annunciato, è passato l'aumento delle tariffe dell'acqua, ma non senza polemiche. In aula fischi e lanci di monetine contro la presidente della Provincia di Bologna, Beatrice Draghetti. Si sono sollevati accalorati i manifestanti presenti in aula e contrari al rincaro. Hanno tentato di rallentare la votazione in corso, ma Draghetti noncurante ha portato a termine l'operazione tra il disappunto dei comitato che lamentano di non essere stati ricevuti benchè da mesi chiedessere di poter riportare le loro ragioni.

AUMENTI. COSA CAMBIA, QUANTO SI SPENDERA'. L'Autorità d'Ambito di Bologna ha deliberato infine all'unanimità (32 i Sindaci presenti) le tariffe del Servizio Idrico Integrato per il Piano Regolatorio 2011-2015. Il piano, in particolare, individua per l'anno 2012 una Tariffa Media di €/mc 1,78, che si traduce, per una famiglia di 3 persone aventi consumi medi (450 litri/giorno complessivamente) in € 230 nel bacino bolognese e € 228 nel bacino imolese. Rispetto all'annoscorso, gli aumenti complessivi rappresentano, per la famiglia media, un aumento di circa € 21 (7 €/abitante) su base annua a Bolognae a Imola. "L'aggiornamento del piano tariffario - precisa Ato in una nota - si è reso necessario per adeguare le tariffe unitarie al complessivo dei volumi d'acqua potabile venduta, nel rispetto del principio della piena copertura dei costi, sancito dalla legge e dalla Corte Costituzionale eregolato dalla Convenzione che affida il Servizio Idrico Integrato a Herafino al 2021. Tutto questo nel rafforzamento degli investimenti a carico del gestore, che saranno di 149,5 milioni di euro nell'arco dei 5 anni."
Il nuovo periodo regolatorio, in anticipo di un anno rispetto alla scadenza del precedente, si è reso necessario - esplicita l'Autorità d'Ambito - perchè "Se oggi non avessimo deliberato nulla, lo sbilancio risultante (31 o 34 milionidi €) sarebbe stato da recuperare – sulla base della Convenzione vigente- in un'unica annualità, con la conseguente necessità di aumentare le tariffe del 2012 del 25%. "
Sparisce la remunerazione del capitale, abrogata dal referendum, che nel precedente piano quinquennale valeva il 7% medio. "Dal 2012 sono riconosciuti al gestore solo gli oneri finanziari per l'approvvigionamento del capitale necessario agli investimenti e sono posti pari al 5,36% (costi finanziarilegati all'EURIRS (Europe Interest Rate Swap + spread di 2,39). ".

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