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Cronaca Santo Stefano / Via di Barbiano

'Strage' di tassi investiti sui colli: "Si rifletta seriamente sui limiti di velocità"

I residenti e i membri del comitato che si è costituito per la salvaguardia della zona collinare bolognese guardano ai corridoi ecologici del nord Europa e chiedono limiti ci velocità più bassi

Decine di animali senza vita sul ciglio delle strade collinari (via di Barbiano, via delle Lastre, via Gaibara per citarne alcune): uno scenario triste e sempre più frequente al quale i residenti della zona alta e più verde della città non si possono e non si vogliono abituare. Tantissime le foto che testimoniano un fenomeno che si sarebbe intensificato nelle ultime settimane, da quando la zona, con l'arrivo della primavera è più frequentata e quindi più battuta dalle auto: i tassi che giacciono lungo l'asfalto sono stati tutti investiti.

Il Comitato Comicolli, nato qualche mese fa da un gruppo di residenti attivi su più fronti per la salvaguardia della loro zona, ha raccolto immagini e testimonianze, con la speranza che si rifletta seriamente sui limiti di velocità, che attualmente sono 90 chilometri orari: "È stata mia figlia di 13 anni a scattare una delle foto che mostrano un tasso senza vita, sul tragitto che la porta a scuola e sembra che la cosa non interessi a nessuno eccetto che a noi" racconta uno dei membri della delegazione sfogliando la macabra gallery. 

Colli bolognesi: nasce un comitato per proteggerli e salvaguardarli

Tutela del patrimonio paesaggistico, naturale e storico con corridoi ecologici

"Rattristato da molte problematiche che riguardano i colli mi sono preso la briga di consultare il piano urbanistico generale del Comune di Bologna (PUG) e nella scheda dei vincoli attualmente in vigore, il territorio della collina bolognese (denominato Colline di San Luca) viene classificato come paesaggio naturale e semi naturale protetto. Tanti i vincoli (alcuni anche molto restrittivi soprattutto in ambito urbanistico) che hanno la finalità di tutelare un territorio particolarmente fragile dal punto di vista paesaggistico, naturale e ambientale, storico, idro-geologico. - le considerazioni di Giulio Schweizer, residente, nel direttivo di Comicolli e membro del CAI - Ma a fronte di ciò manca totalmente qualsiasi regolamentazione del traffico veicolare: non ci sono particolari limiti di velocità (prevalentemente 90 km/h); nessun limite di portata ai mezzi pesanti (la Via dei Colli e la Via di Sabbiuno sono abitualmente percorse da mezzi autoarticolati); zero limiti all’inquinamento acustico, niente limiti di emissioni inquinanti degli automezzi con motori obsoleti. Non si capisce come mai i vincoli paesaggistico-ambientali definiti dal Piano Urbanistico Generale ignorino totalmente l’impatto aggressivo del traffico motorizzato che contribuisce a danneggiare un territorio con un equilibrio precario e soggetto a continua manutenzione. E così sulle strade della nostra collina vengono abitualmente investiti scoiattoli, tassi, istrici, volpi, lepri, e in prossimità delle zone umide anche rane e rospi".

Soluzioni? Per il comitato si potrebbero considerare quelli che in nord Europa sono frequenti, i cosiddetti corridoi ecologici che possano garantire la salvaguardia della fauna selvatica e la sicurezza degli automobilisti che rischiano gravi incidenti quando le strade sono attraversate dai grandi mammiferi come cinghiali e caprioli. 

Davide Celli: "I limiti a 30km/h all'ora salverebbero tanti animali"

Davide Celli, consigliere comunale a Bologna per Europa Verde e animalista, conferma che la velocità delle auto farebbe la differenza e che dei limiti più stretti potrebbero salvare tanti animali: "Dobbiamo pensare che un tempo uno scoiattolo avrebbe potuto attraversare l'Europa di albero in albero. Poi è arrivato l'uomo e ha determinato la frammentazione ambientale, costruendo strade e acquedotti ha circoscritto gli animali in isole. E ci sono isole ricche di biodiversità, come il nostro Appennino che quando sono tagliate dalle strade, quelli che se la passano peggio sono proprio gli animali. Questo è il caso dei nostri colli: i tassi sono animali notturni e sicuramente vengono investiti dalle auto. È così stanno morendo". 

La proposta dei limiti ai 30 all'ora potrebbe davvero cambiare le cose? "La proposta del limite di velocità è assolutamente ragionevole e aiuterebbe sia le persone che gli animali a sopravvivere. Rischiano la vita sia quelli che mettiamo al secondo posto, che sono gli animali, sia gli uomini. Il tasso è un animale che non disdegna le piccole prede, un onnivoro opportunista e se capita in un pollaio fa strage di galline (ecco perché non è ben visto dai contadini) ma è un mammifero e i mammiferi, soprattutto selvatici, sappiamo che è in via d'estinzione e quindi andrebbe salvaguardato. In questo periodo è in fase di accoppiamento e di certo va in giro a cercare cibo". 

E infatti tra le foto raccolte, ce n'è una che mostra un tasso femmina senza vita, che aveva in grembo dei piccoli. 

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