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Cronaca

14 anni fa il sisma nel capoluogo abruzzese: quel filo che lega l'Aquila e Bologna

La tragedia del sisma e il vulcanologo dell'Unibo coinvolto nell'indagine, poi assolto

C'è un fil rouge che collega l'Aquila a Bologna, purtroppo tragico. Il 6 aprile di 14 anni fa, la Domenica delle Palme, l'Aquila e una importante area dell'Abruzzo furono devastate dal sisma che fece 309 vittime, oltre 1.500 feriti con danni stimati in 10 miliardi di euro. La scossa delle 3.32 fu avvertita in tutto il centro Italia, fino a Napoli.

Tre anni dopo, due scosse distinte colpirono l'Emilia.

Il sisma in Abruzzo che tra le sue vittime fece anche molti giovani universitari rimasti uccisi nel crollo della Casa dello Studente aquilana, si potrà dietro una scia di processi. Di omicidio colposo furono accusati i membri della Commissione Grandi Rischi che il 31 marzo, una settimana prima del terremoto parteciparono alla riunione che si tenne nel capoluogo abruzzese. Tra i sette indagati, anche Enzo Boschi, vulcanologo, docente dell'Alma Mater. A Bologna si laureò in fisica e qui morì a dicembre nel 2018

A lui di deve la costituzione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - INGV, che aveva presieduto fino al 2011. 

La vicenda giudiziaria

A ottobre del 2012 Enzo Boschi era stato condannato a sei anni di reclusione, insieme agli altri membri Commissione per aver sostanzialmente rassicurato gli aquilani prima del 6 aprile. L'appello a novembre 2014, aveva condannato solo Bernardo De Bernardinis, allora vicecapo della Protezione Civile. L'anno dopo, la Cassazione non accolse il ricorso della Procura dell'Aquila contro l'assoluzione nei confronti dei sei componenti e così si concluse la vicenda giudiziaria anche per Enzo Boschi. 

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