Sisma | Tregua finita, ancora forti scosse: altre 44 repliche agitano la notte
Dopo la nuova forte scossa di ieri sera - mag. 5.1 - si sono susseguite una serie di repliche ininterrotte. La terra che pareva calmarsi è tornata a tradire la cittadinanza già molto provata
Altre 44 scosse di terremoto si sono susseguite nella notte agitando il sonno della Pianura emiliana, dopo il nuovo forte sisma registrato ieri sera - 3 giugno - alle 21.20, di magnitudo 5.1, epicentro tra Mantova e Modena.
Fino alle 9 del mattino odierno la terra ha continuato a tremare, alle 8.55 - secondo i dati Ing - si è registrata la replica più potente (mag 3.8 epicentro tra Mantova e Modena) dopo quella che ha fatto tremare i polsi ieri. Ma altre tre sono state le scosse (dalle 21.20 di ieri alle 9 di oggi) superiori a magnitudo 3.1.
La terra, che pareva iniziarsi a calmare (sabato registrate poche e deboli scosse durante tutta la giornata), è invece tornata a tradire la cittadinanza già molto provata.
A Bologna nessun nuovo danno ingente apparente (solo qualche disagio nei comuni di San Giovanni e Castel Maggiore) e le scuole - come previsto- sono tornate a riaprire per l'ultima settimana di lezioni prima della chiusura estiva.
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COME COMPORTARSI. Semplice regole comportamentali e accorgimenti da seguire, a volte possono anche salvare la vita durante eventi sismici di particolare rilevanza. La Protezione civile stila un decalogo su cosa fare e non fare prima, dopo, durante le scosse di terremoto. E allerta: "La maggioranza delle persone pensa che le vittime di un terremoto siano provocate dal crollo degli edifici. In realtà, molte delle vittime sono ferite da oggetti che si rompono o cadono su di loro, come televisori, quadri, specchi, controsoffitti."
DRAMMI E SCIACALLI. Dura prova sia per il fisico che per la mente quanto si sta abbattendo sugli emiliani, così come riportano gli ultimi drammi registrati all'interno di alcuni centri di accoglienza . Ai disastri della natura, come se non bastasse, in queste ore si aggiunge la mano dell'uomo ad aggravare la situazione: nelle zone terremotate si fa stringente l'allarme sciacalli e mitomani, che spacciandosi per uomini della Protezioni civile allertano su imminenti scosse per far evacuare edifici. Una vera e propria psicosi collettiva è scaturita dall'annuncio - infondato - dell'arrivo imminente di un 'Big one', un sisma distruttivo.
Ma i sismologi continuano a ribadire: 'Impossibile prevedere con precisioni quello che accadrà. Fin quando ci saranno scosse e di che entità si presenteranno'. Quindi allertano di diffidare di chi fa ipotesi certe, anche se possono pronosticare che in zona dovremmo aspettarci nuovi tremolii per 'le prossime settimane, forse mesi'.
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