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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Terremoto oggi 23 luglio | Ancora qualche scossa e si monitorano edifici: disastro magazzini

Lo sciame, debole e a singhiozzo, continua: una nuova replica nella notte, cinque ieri. Intanto proseguono le verifiche di agibilità degli edifici: il 41% delle case è agibile, dei depositi aziendali solo il 18% si salva

23 luglio: due mesi dall'inizio del terremoto in Emilia e oltre 1300 scosse dopo, lo sciame sismico - dalla portata eccezionale, come in zona non capitava dal 1540 -  è in decrescita, ma non si arresta. Continuano le repliche, a singhiozzo e poco decise, ma continuano.

<<BOLLETTINO 24 LUGLIO>>

Se dal pomeriggio di giovedì -  19 luglio - alla serata di sabato - 21 luglio - è stata concessa una tregua totale - la più lunga nell'arco di questo bimestre - ecco che poi la terra è tornata a tremare.
Durante la notte l'ingv ha rilevato una nuova scossa alle ore 2.14, di magnitudine 2.5 della scala Richter, con epicentro tra le province di Mantova, Ferrara e Modena.
Movimentata, anche la giornata di ieri, in cui si sono registrate cinque repliche, ma nessuna di potenza sensibile, la più forte infatti è stata quella delle ore 23.26, che ha toccato magnitudo 2.6 (epicentrio tra Mantova e Modena).

VERIFICHE AGIBILITA', I DATI. Intanto continuano le verifiche di agibilità degli edifici nelle zone terremotate. Se oltre il 41% delle case e il 45% degli edifici pubblici risultano agibili, poco rosea la situazione per i magazzini, tra quelli supervisionati solo il 18% si salva.
In particolare, sui 20.388 edifici destinati ad abitazioni private sottoposte a sopralluogo di verifica, il 41,2% è stato classificato agibile, il 22,8% temporaneamente o parzialmente inagibile, il 30,2% inagibile e il 5,8% inagibile per rischio esterno, ossia a causa di elementi esterni pericolanti il cui crollo potrebbe interessare l'edificio.
Invece, sui 1.234 edifici pubblici, scuole e ospedali si riscontra la percentuale più alta di esito positivo (45,5% immediatamente agibili, 34,2% temporaneamente o parzialmente inagibili, 17% inagibili e 3,3% inagibili per rischio esterno).
La percentuale di agibilità scende invece in modo drastico tra le 2.387 strutture adibite a depositi privati, magazzini o fienili: appena il 18,77%, quasi la stessa di quelle parzialmente o temporaneamente inagibili (18,64%), mentre sale al 57,19% quella delle strutture dichiarate inagibili, cui si aggiunge il 5,40% di inagibili per rischio esterno.

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