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Cronaca Centro Storico / Via Riva di Reno

Tram, al via i lavori in Riva di Reno. E tra i pro e i contro vincono gli attendisti

Primo giorno per i cantieri della linea rossa: ecco cosa ne pensano i residenti

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Il tram nasce per collegare, eppure fino ad ora la divisione è l’esercizio che preferisce. Sono tanti i pro, sono tanti i contro. Nel mezzo, senza discriminazioni, gli attendisti. ‘Vediamo come va’ è il mantra che residenti, lavoranti e ‘zone users’ vanno ripetendo, ma non mancano entusiasti (pochi, per ora) e pessimisti tendenti all’irascibilità (molti, per ora). “È una situazione allucinante. In giro per il mondo vediamo città futuristiche come Dubai, qui invece apriamo il canale a zanzare e topi” dice una signora anziana che, passeggiando con il marito, si è fermata nell’info point di via Riva di Reno. Proprio qui, oggi, sono iniziati i lavori della linea rossa del tram, primo cantiere nel centro storico di Bologna. I lavori dureranno per mesi, sedici, e l’intera zona subirà diverse modifiche a viabilità e traffico. Per ora, però, sono presenti solamente quattro transenne e un paio di cavalletti che intimano il divieto di sosta per ‘demolizione del marciapiede esistente’. Committente: Comune di Bologna.

Tram linea rossa, i primi lavori in via Riva di Reno

I veri disagi devono ancora arrivare, insomma. Per questo, tastare il polso della zona è opera complicata. A fornire un quadro più esaustivo sono Tancredi ed Elena, i due giovani impiegati dell’info point preposti a dare informazioni e a dialogare con i passanti nel container rosso posizionato di fianco al distributore di benzina in piazza Manfredi Azzarita. “Per ora i pro e i contro sono suddivisi equamente – dicono i due ragazzi –. Le persone sono comprensibilmente preoccupate, un’opera così porterà sicuramente dei disagi, e le loro paure sono da rispettare. Noi non minimizziamo, non raccontiamo ai residenti che di problemi non ce ne saranno. Noi siamo qui per fornire risposte ai loro dubbi. A volte le persone vengono qui a sfogarsi, e rimangono della loro idea; altre volte arrivano qui un po’ arrabbiati e scopriamo che di informazioni sui cui basare quella rabbia non ne hanno poi tante, e magari cambiano un po’ idea. Altre volte ancora, invece, sono favorevoli all’opera ma comunque fanno il conto dei disagi a cui dovranno far fronte”. Su tutti, i parcheggi.

Tram linea rossa, l'info point in via Riva di Reno

L'annoso problema dei parcheggi

“Siamo rassegnati – dice, invece, una signora sulla settantina che cammina frettolosamente trascinando un carrello della spesa –, nel senso che ormai il tram si fa. Potrebbe anche venire una cosa bella, chissà. Staremo a vedere. Io sono preoccupata dai parcheggi, e a Bologna il problema dei parcheggi è grande. Non è che non mi fidi del Comune, ma capisco che per chi abita qui e si muove in macchina, se tolgono trecento parcheggi è un problema. Dovranno anche dargli delle soluzioni, vediamo”. La preoccupazione dei parcheggi è condivisa anche da altre persone che vivono la zona. Come Michele, ad esempio, titolare del bar Casa Nia situato proprio sotto i portici di via Riva di Reno, o come Daniele, un signore sulla sessantina che frequenta spesso la via perché qui risiede la suocera e perché qui la moglie lavora: “Io vivo a San Lazzaro, e fortunatamente quando vengo qui parcheggio all’interno del condominio dove abita mia suocera. Se non avessi quel posto auto, verrei sicuramente in autobus. Però una cosa me la chiedo: perché il tram non corre sulla via Emilia? Il tram arriverà a Fico. Ecco: a me piacerebbe fare il controllore per vedere quante persone vanno a Fico. Almeno finché c’è. Poi oh, magari viene anche una cosa bella, ma la mia principale preoccupazione è che i cantieri del tram si mischino con quelli dell’allargamento della tangenziale. Lì sì sarebbe un vero problema”.

Parcheggi e 'Navigli'. Così il tram rivoluzionerà la zona Riva Reno-Lame

C’è di fatto che le persone che abitano o frequentano in zona Riva di Reno sono molto interessate alla questione tram. Sia per necessità, sia per curiosità, sia perché il container rosso che ospita l’info point è molto appariscente, sono tante le persone che hanno chiesto informazioni a Elena e Tancredi. “Noi siamo qui dall’11 marzo – dicono ancora i due impiegati – e tra quelli che ci hanno fatto delle domande e quelli che si sono registrati per gli incontri pubblici, siamo abbondantemente sopra le cinquecento persone, e quasi tutti residenti. Sono maggiormente anziani, ma ci sono anche giovani. La cosa bella che abbiamo visto è che anche i più vecchi sono interessati a ciò che succederà. Non sono quel tipo di persone che hanno già preso quello che potevano prendere e si disinteressano di ciò che sarà, anzi. E molti di loro sposano la linea: ci dicono che sono favorevoli all’elettrico, che bisogna ridurre lo smog e che sicuramente un’area riqualificata è meglio del parcheggio che c’è ora”.

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