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Cronaca

Zuppi: "No a visione aziendalistica della scuola. Abusi? Prendiamo le 'botte', ma ci fanno bene"

L'arcivescovo di Bologna e presidente della Cei è intervenuto in un convegno sull'educazione. Presente anche il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara

È un appello forte quello lanciato dall’arcivescovo di Bologna e presidente della Cei Matteo Maria Zuppi, invitato in un convegno sull’educazione organizzato nella mattinata di martedì 11 aprile a Bologna: “Sia l'abbandono scolastico sia le disuguaglianze sono in aumento. Ci serve una verifica, perché l'emergenza educativa va sempre peggio. Ci sono tanti giovani che lasciano la scuola – sottolinea Zuppi che già nelle settimane scorse aveva parlato del diritto allo studio – questo ci deve interrogare tanto. Dobbiamo chiederci perché va peggio". La soluzione, per il cardinale, sta nel pensare al rialzo a una grande alleanza educativa, coinvolgendo tutti. C'è bisogno di uscire dai 'dichiarazionismi'. Se abbiamo chiaro l'incanto sarà anche più facile uscire da schemi che si sono rivelati insufficienti”. Alla presenza del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, presente anche lui al convegno, Zuppi non lesina attacchi più o meno diretti all’attuale Governo: “Se la scuola viene ridotta a un problema di costo, o al pensiero di arrivare solo allo stipendio, siamo messi male: tradisce sé stessa”, altrimenti si corre “il rischio di adottare un criterio aziendalistico anche a scuola, e di metterla sul piano della produttività e dell'efficienza”. E ancora: “Il merito? Ogni ragazzo ha il suo. E la scuola si deve dannare per trovarlo” dice Zuppi in riferimento alla dicitura “Istruzione e Merito” del Ministero presieduto dal Valditara.

“Condivido l’appello del cardinale Zuppi per una grande alleanza educativa – ha detto, come scrive l’Ansa, proprio il ministro –. Con la riforma del tutor, della scuola al pomeriggio, dell’orientamento, e ora con una declinazione del merito come valorizzazione dei talenti di ognuno, stiamo andando nella medesima direzione”.

Zuppi: “Su abusi prendiamo botte. Ci fanno bene”

L’istruzione però non è stato l’unico argomento toccato da Zuppi. Sugli abusi della Chiesa sui minori, ad esempio, il cardinale ha detto che “La Cei si prende tutte le responsabilità. Sapere le ‘botte’ che ci prendiamo, anche meritate. Ci fanno bene, perché ancora dobbiamo esserne un po’ più consapevoli per capire. La responsabilità non dobbiamo lasciarle agli altri: ci facciamo aiutare da tutti, non abbiamo mica problemi. Molti pensano che siamo scemi – scrive l’Agenzia Dire – ed è vero. Però non siamo così scemi. Ci interessa, e siamo i primi ad avere attenzione sul tema”. Poi l’appello va al mondo della scuola: “A volte siete i primi a capire che qualcosa non va”.

Foto LaPresse

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