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Alcisa, la mortadella scippata a Bologna: produzione nel modenese. Lavoratori in sciopero

In Provincia era stato firmato un accordo che prevedeva il mantenimento del sito produttivo del Bolognese, che impegna un centinaio di dipendenti, e la produzione di mortadella di fascia alta in quello stabilimento. Così non sarà, denuncia Flai Cgil

Mobilitazione dei lavoratori allo stabilimento Alcisa Italia di Zola Predosa (Bo), gruppo Grandi Salumifici Italiani SpA. Due fermate di mezz'ora, oggi, dopo che i sindacati sono venuti a conoscenza del trasferimento della produzione del salume da Bologna al polo di Modena.

Mentre - ricora Flai-Cgil - lo scorso 30 aprile, in Provincia era stato firmato un accordo che prevedeva il mantenimento del sito produttivo del Bolognese, che impegna un centinaio di dipendenti, e la produzione di mortadella di fascia alta in quello stabilimento.

“A fronte di questo impegno – sottolinea il segretario della Flai-Cgil di Bologna, Vincenzo Grimaldi -, avevamo accettato la parificazione di condizioni di lavoro fra i dipendenti di Bologna e quelli della “casa madre” modenese, secondo quanto previsto dal contratto integrativo di quest'ultima. Ora, però, abbiamo scoperto che stanno portando via la mortadella da Bologna: la produzione del salume di fascia alta è stata avviata a Modena, con la ricetta bolognese, violando così un accordo di cui le istituzioni locali si sono fatte garanti”.

Per questo, a seguito di un'ora di assemblea retribuita, questa mattina i lavoratori Alcisa hanno deciso di scioperare subito per due mezz'ore dall'ora di pranzo di oggi, e di decidere altre iniziative di protesta ad oltranza per i prossimi giorni.

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