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Economia

investire in sicurezza per combattere l'emergenza sanitaria e rafforzare la fiducia dei nostri dipendenti

Prosegue la campagna "tamponi gratuiti in azienda". Bonus di 500 euro a ogni collaboratore, distribuzione di dispositivi di protezione, anticipo della cassa-integrazione e potenziamento dell'infrastruttura informatica, le carte vincenti che hanno fatto chiudere il 2020 in positivo.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

CAE S.p.A. di San Lazzaro di Savena ha chiuso il 2020, l’anno della pandemia, in sostanziale tenuta e riconosce a tutti i 108 dipendenti un extra di 500 Euro netti. Oltre all’impegno dei collaboratori, gli investimenti, tempestivi e puntali, sono stati cruciali: il potenziamento della infrastruttura informatica, l'acquisto di dispositivi di protezione e la predisposizione delle procedure anti-Covid. Ed è proprio sulla creazione di un ambiente di lavoro sicuro che CAE ha deciso di investire e rilanciare nel 2021. Tra le misure più efficaci vi è la campagna “tamponi gratuiti in azienda”, iniziata nei primi giorni di novembre e tuttora in corso. Gli accordi con i laboratori accreditati e i kit acquistati grazie alla convenzione attivata da Confindustria Emilia Centro, hanno permesso di aprire a tutti questa possibilità. Oltre 250 tamponi rapidi antigenici sono già stati utilizzati fino ad oggi, mentre altri continueranno nelle prossime settimane, fino a quando l’emergenza sanitaria lo suggerirà. Questo, unito all’adozione di protocolli di comportamento particolarmente semplici e chiari, e all'anticipo della cassa integrazione, hanno generato le condizioni per affrontare un anno pieno di incognite con maggiore serenità da parte di tutti. Infine l’introduzione della flessibilità oraria di entrata e uscita dal lavoro per garantire il distanziamento ha permesso ai dipendenti non solo di lavorare in sicurezza, ma anche di conciliare le necessità famigliari di ciascuno. La scelta vincente è stata anche quella di anticipare e promuovere alcuni investimenti mirati. Già a fine febbraio 2020 CAE aveva deciso di investire nel rafforzamento dell’infrastruttura informatica, una scelta rivelatasi vincente perché ha permesso a molti reparti di proseguire, in tempi record, il lavoro in modalità smart-working. Inoltre sono stati acquistati fin da subito grossi quantitativi di mascherine per consentire a ogni dipendente di lavorare in totale sicurezza e tranquillità. L’azienda, che ha reparti sia produttivi sia di servizio, si occupa anche di manutenere le centraline di monitoraggio, utilizzate dalla Protezione Civile, per monitorare e gestire le emergenze idrologiche e meteorologiche. Una funzione importante, per la quale è stato necessario garantire la continuità anche durante le fasi più acute del lockdown. In quei momenti, fra marzo e aprile, da un lato sono state messe in pratica le scelte necessarie per la sicurezza di tutti, dall’altro sono stati temporaneamente fermati alcuni reparti non essenziali a garantire i servizi di base. Inoltre “la decisione di anticipare la cassa integrazione ha rafforzato la fiducia di tutti i collaboratori verso le scelte della direzione aziendale”, dichiara l’ing. Paolo Bernardi, Presidente e Fondatore, “permettendoci di arrivare tutti insieme a concludere un anno difficile con un risultato positivo, seppur al di sotto delle previsioni pre-Covid. Avevamo chiuso il 2019 con un valore della produzione di 17 milioni di Euro e ci aspettavamo di crescere ancora nel 2020. Abbiamo dovuto ritardare alcune attività e quindi non è stato possibile, ma i numeri hanno tenuto”, conclude il Presidente. A fine anno l’azienda ha consegnato un bonus di 500 Euro netti a ciascuno dei suoi collaboratori “perché ognuno ha contribuito per quanto ha potuto a questo importante traguardo, con sacrificio e dedizione, che sono andati spesso oltre al dovuto”, aggiunge Giorgio Bernardi, seconda generazione e Direttore Generale dell'azienda. I numeri di CAE per far fronte alla pandemia • 25.000 Euro per Licenze Office 365° che facilitano il lavoro remoto, PC portatili e sistemi di videoconferenza; • 30.000 Euro per oltre 17.000 mascherine FFP1 e FFP2, 800 litri di liquido detergente e disinfettante, 400 kit per tamponi rapidi • 500 ore di lavoro dedicate al protocollo operativo “anti-covid”, sanificazioni, acquisti specifici e attività di adeguamento della struttura

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