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Bologna per il "suo" Don Matteo al centro tra la spiritualità religiosa e i valori laici della costituzione

Le parole della deputata di Azione-Italia Viva, Naike Gruppioni sulla cittadinanza onoraria al cardinale arcivescovo:"Una visione che segue la traccia del pensiero di don Giuseppe Dossetti"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

“È un onore per tutti noi bolognesi accogliere oggi Sua Eminenza, cardinale Zuppi come nostro concittadino onorario, pastore capace di unire nel suo apostolato, i valori laici della Costituzione e la spiritualità della Chiesa”. - Così in una nota Naike Gruppioni, deputata bolognese di Azione-Italia Viva saluta il conferimento della cittadinanza onoraria al cardinale Matteo Zuppi. “Il richiamo alla grazia, all’apertura, all’accoglienza di Bologna intesa come città aperta al mondo e al tempo stesso radicata nella sua identità, è il centro della visione con la quale, in maniera particolarmente ispirata e lungimirante, don Matteo riesce a rappresentare mirabilmente Bologna come un ‘noi’ all’interno del quale collocare l’essenza spirituale e quella laica della nostra comunità” - prosegue la parlamentare. “Un connubio che Bologna vive in una piena armonia anche attraverso il ricordo di don Giuseppe Dossetti, padre costituente, figura di riferimento spirituale e laico per Bologna che oggi, a venticinque anni esatti dalla sua scomparsa, vede riproporsi con grande speranza questa benefica unione, proprio nelle parole e nelle azioni del nuovo concittadino onorario, monsignor Zuppi al quale rivolgo, anche a nome della Camera dei Deputati, le più vive e sentite felicitazioni” - conclude Gruppioni.

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