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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Città 30, la Lega vuole il referendum: "Diamo ai bolognesi la possibilità di esprimersi”

Dopo la raccolta firme di Fratelli d'Italia, arriva la proposta del Carroccio

La "Città 30" continua a far discutere. Lo scontro sul provvedimento che impone i 30 km orari in buona parte delle vie di Bologna a partire del 1° luglio, si consuma anche a Palazzo d'Accursio: dopo la raccolta firme di Fratelli d'Italia, arriva la proposta della Lega, quella di un referendum per permettere ai cittadini di scegliere. 

“Lepore continua a sostenere che la città è d’accordo con il progetto città 30 - scrive in una nota il capogruppo del Carroccio in Comune, Matteo Di Benedetto - noi abbiamo forti dubbi a riguardo, perché da mesi parliamo coi cittadini e i più non sapevano di cosa si trattasse, data la scelta del Sindaco di lasciare l’argomento dietro le quinte durante la campagna elettorale: una volta capito, non hanno avuto dubbi sulla posizione contraria".  I leghisti chiedono quindi al sindaco un referendum, visto che "si tratta di una scelta che rischia di condizionare radicalmente la vita di tutti i cittadini. Diamo ai bolognesi la possibilità di partecipare ed esprimersi”.

Italia Viva:  "Progresso vero diverso da quello ideologico"

Critiche anche dalla coordinatrice provinciale di Italia Viva, Lina De Troia: "Nel novembre dell'anno scorso Italia viva e Azione fecero un comunicato congiunto per esprimere le nostre perplessità su un progetto che seppur animato dalla buona intenzione di rendere più sicura le strade per i cittadini non affrontava nessuno dei nodi storici che pesano sulla viabilità Bolognese" ha scritto in una nota "avevamo proposto un tavolo di confronto per esporre le nostre idee che ovviamente non è stato preso in considerazione dall'amministrazione nonostante Iv sia un partito in maggioranza". Secondo De Troia quindi "al sindaco interessa più sventolare la ormai frusta bandiera della 'città più progressista d'Italia' che affrontare concretamente i problemi del traffico cittadino che è ormai arrivato a un punto di non ritorno. Ce ne rammarichiamo, ma noi insisteremo con la nostra battaglia sui contenuti perché è da lì che passa 'il progresso', quello vero, che riguarda tutti i cittadini, cosi diverso da quello ideologico che scalda solo i cuori delle tifoserie, per nostra fortuna sempre meno numerose".

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Città 30: quando e come

La regola impone il limite orario dei 30 chilometri orari in molte delle strade urbane dal 1° luglio, anche se la transizione durerà sei mesi, e quindi le eventuali sanzioni per eccesso di velocità arriveranno solamente dal 1° gennaio 2024. 

Il nuovo provvedimento riguarda circa il 70% delle strade all’interno della città, mentre con il limite fissato a 50 chilometri orari rimarranno un centinaio di strade, piazze e rotonde (compreso tutti i viali). “È un progetto chiave del nostro mandato per caratterizzare il futuro di Bologna", dichiara Lepore. “Il nostro obiettivo è avere zero morti sulle strade. Lo abbiamo detto dal primo momento, vogliamo la Città 30 per dare un segnale chiaro a tutto il Paese".

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