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Elezioni comunali 2016

Domenico Marigliano, candidato al Consiglio Comunale con 'Uniti si vince': "Una sola polizia per garantire la sicurezza"

Una sola polizia per garantire la sicurezza : è la proposta che portera' avanti Domenico Marigliano ex Poliziotto Penitenziario ora in pensione . Domenico Marigliano candidato al consiglio comunale di Bologna con la lista Uniti si Vince.La sicurezza della persona è un diritto irrinunciabile per ogni società civile.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

Una sola polizia per garantire la sicurezza : è la proposta che portera' avanti Domenico Marigliano ex Poliziotto Penitenziario ora in pensione . Domenico Marigliano candidato al consiglio comunale di Bologna con la lista Uniti si Vince per Borgonzoni Sindaco, Marigliano e' sposato, padre di due figli, è un ex Poliziotto Penitenziario e ex segretario regionale del cosp coordinamento sindacale della polizia penitenziaria dell'emilia romagna e Responsabile per le tematiche sociali ,nato a Portici 47 anni fa, risiede con la famiglia a Ferrara, ha prestato lavoro per 24 anni presso l'istituto penitenziario la "Dozza" in qualità di assistente capo della polizia penitenziaria dal 1993.

Quando ha aderito alla Lista Uniti si VInce Bologna nel Cuore? Le motivazioni, le idee, le sensazioni all'inizio di questa nuova avventura....

"Il mio impegno e la mia scesa in campo per Uniti si VInce è avvenuta quando ho conosciuto di persona i consiglieri Lorenzo Tomassini, Michele Facci, Daniele Carella i quali mi hanno fatto partecipe, per somme linee, del progetto "che vuole cambiare Bologna sia nella sicurezza , nella legalita', settore dove io ho sempre lavorato e operato" tutto questo per noi di Uniti si vince e' volto a difendere la sicurezza della cittadinanza Bolognes. Il mio impegno e' stato subito chiaro e deciso perche' ho sempre cercato la giustizia la legalita' essendo un ex poliziotto penitenziario che ogni giornoiIndossava la divisa con lo scopo di rincorrere sempre la verità e la vera Giustizia, la Sicurezza dei cittadini e della societa'. Le sensazioni e le idee che mi hanno condotto a far parte di questo progetto , sono la sincerità e sopratutto le persone che fanno parte di questa squadra, gente semplice, gente che giorno…. dopo giorno lottano contro le ingiustizie e le difficoltà che la vita ci mette davanti, gente con mille problemi,ma che hanno sposato la causa della vera libertà di garantire il rispetto delle idee del diritto civile e sociale, valori che ci spettano di diritto e che nessuno ci potrà mai togliere. L'esperienza acquisita nel mio lavoro mi porta ad offrire delle seconde chance a chi sbaglia , a chi ha subito delle ingiustizie, per questo ho fiducia, chi crede nella vera giustizia, chi crede nel vero valore della famiglia che oggi sembra perso, valori per i quali molti hanno perso la propria vita e che restano prioritari per la vita quotidiana. Oggi, invece, i giovani tutto questo l'hanno dimenticato. Oggi conta fare soldi facili, fare carriera in tv , i veri valori sono stati messi da parte anche da i nostri politici che pensano solo al Dio denaro e alla loro poltrona. per questo Uniti si Vince insieme a Lucia Borgonzoni vuole portare alla luce il diritto civico e sociale che è stato messo in disparte e che oggi serve a dare forza ed a cementare la nostra società".

La sicurezza della persona è un diritto irrinunciabile per ogni società civile, ritiene che questo aspetto sia oggi garantito a Bologna? Quali sono i suoi programmi e progetti nel settore....?

"Vorrei solo dire che per risolvere questo problema bisogna, prima di tutto, risolvere i problemi della disoccupazione giovanile, del precariato, dell'immigrazione clandestina, perché se si risolvono questi temi, tutto diventa facile. Il problema dei contrasti tra varie razze etniche non avviene solo perché ci sono uomini di colore diverso, di religione diversa ma in realtà, avvengono perché ci sono uomini a quali si riservano diversi trattamenti".


La sua esperienza di agente penitenziario rappresenta un vademecum fondamentale per il suo nuovo impegno, quali sono gli aspetti e le esperienze che potrebbero servirgli di più in questo difficile compito?

"Per avere sicurezza bisogna anche aiutare chi soffre e chi ha bisogno di essere aiutato, sopratutto i giovani. Nell'ambito del sociale ho molti progetti per le famiglie in difficoltà, nell'ambito della sicurezza, invece, ho elaborato un progetto globale che punta a dare più forza alle persone che ogni giorno si battono per noi sulle strade, mettendo in pericolo la loro vita per pochi euro e per il bene della nostra citta' e della nazione. Con Uniti si VInce e con Lucia Borgonzoni abbiamo in mente di promuovere un'unione e collaborazione effettiva di tutte le polizie sul territorio bolognese , coordinandole da un unica centrale di vigilanza che riesca a coordinare le chiamate dei cittadini girandole con efficienza alle varie pattuglie sparse sul territorio per un pronto intervento in soccorso dei cittadini, Usando anche i corpi di polizia privata come ha gia' fatto a Padova il sindaco della lega Bitonci che ha speso 6 milioni di euro per la sicurezza del cittadino che deve essere la priorita' della nuova giunta che sale qualunque essa sia di qualunque colore politico. Voglio solo far comprendre che i vigilantes sono usati dalle due piu' importanti istituzioni della citta' L'universita' di Bologna, e l'Ascom, questo ci porta a pensare che la giunta Merola abbia fallito sul problema sicurezza se due delle piu' importanti di Bologna debba richiedere aiuto a polizia privata.

Ha elaborato un progetto composito per rendere più umani e funzionali gli istituti di pena italiani, può spiegarci per somme linee il suo piano?

" Il compito di un agente penitenziario è cambiato, oggi, infatti, non si fa solo vigilanza ed apertura e chiusura delle celle, oggi le sue funzioni sono molto simile a quello degli psicologi, nel carcere ci sono etnie diverse, e bisogna capire le loro usanze,le loro priorità , le loro difficoltà, e questo conduce ad una grande ed esclusiva conoscenza dell'essere umano. Il nostro impegno è quello di dare una seconda chance a chi ha sbagliato la frase che ci viene insegnata e ripetuta è: "… vigilare e redimere" un impegno per riuscire a riportare il detenuto che ha sbagliato a relazionarsi con la società. Il corpo della polizia penitenziaria è in piena difficoltà, mancano risorse umane, mezzi, strutture e non solo agenti ma anche il personale civile, come ragionieri, medici,psicologi, educatori. Uniti si vince , vuole portare alla luce tutte quelle situazioni che non funzionano nel carcere e che poi si cade sulla cittadinanza e sulla societa' Bolognese.Il nostro scopo e' cercare con progretti che possano aiutare le piccole e medie imprese che sono in difficolta' di poter restare aperte sfruttando la manodopera dei detenuti che sono fermi nelle loro celle senza fare nulla , quindi perche' non cercare di sfruttare come fanno in america la manodopera di queste persone che con il loro salario che percepiscono pagherebbero il loro danno e le spese che noi tutti paghiamo per mantenerli nelle nostre patrie galere, voglio solo ricordare che in Italia la popolazione detenuta e' pari a 56 mila detenuti di cui ben 18 mila sono stranieri , basta poco per fare due conti e si capisce quanto costano allo stato, alle regioni, ai comuni mantenere queste eprsone.Quindi il mio progetto e' quello di dare una nuova denominazione: il "carcere industria", ossia: un istituto di pena visto come un'industria, dove tutti lavorano, dove vengono retribuiti e dove le spese di mantenimento vengono pagate dagli stessi detenuti, mentre oggi è tutto a carico dei contribuenti. Per la realizzazione del progetto basterebbe poco. E' necessario che il Governo stipuli un accordo di massima con la Confindustria che preveda la realizzazione di una linea produttiva anche all'interno degli istituti, prevedendo aiuti economici a chi condividerà questo progetto. Con questa operazione alle casse dello Stato, delle regioni, dei comuni si avra' un notevole sgravio economico…. Allo stato attuale, infatti, ogni detenuto costa all'incirca trecento euro al giorno, basta fare due conti e si comprende l'entità del risparmio giornaliero e quello annuo. Soldi che possono essere messi a disposizione per altre attività, creando nuovi posti di lavoro per i giovani e dando risorse alla ricerca, alle scuole, alle famiglie, al sociale, etc.etc e sopratutto ci sarebbe un grandissimo calo delle tasse". Sara' utopia o sogno il mio ma cerchero' con tutte le forze e insieme a UNiti si VInce e a Lucia Borgonzoni di portare avnti questa proposta e far diventare un sogno in realta'.

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