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Province: oggi il voto in Regione per passare da 9 a 4, polemiche sui nomi

Dopo la il parere positivo in Commissione, il voto oggi in viale Aldo Moro, ma è gia battaglia sui nomi: dalla "provincia verdiana", all'annessione di Piacenza alla Lombardia

La Spending Review entra nel vivo: passerebbero da 9 a 4 le province emiliano-romagnole, se oggi l’Assemblea Legislativa della Regione desse seguito, e con buona probabilità lo farà, alla riduzione decisa i primi di ottobre. Nascerebbero dunque Bologna Metropolitana, la provincia di Parma e Piacenza, di Reggio Emilia e Modena, la Provincia di Romagna, mentre nulla cambia per Ferrara che rientra nei criteri territoriali e di popolazione previsti dal Governo.  

IL PARERE DEL CAL. Parere sofferto quello uscito il primo ottobre dal Comitato per le Automie Locali, CAL, con l’astensione del Sindaco di Parma Federico Pizzarrotti, il non voto dei Presidenti della Provincia di Bologna Draghetti, di Reggio Emilia Masini e di tre comuni. La proposta è stata poi approvata a maggioranza, con astenuti Pdl, Lega, Movimento 5 Stelle e Udc.

IL TOTO NOMI. Numerosi gli emendamenti per modificare le denominazioni: dopo la proposta del Presidente del Consiglio Provinciale di Parma De Blasi, Pd, che avrebbe preferito “Provincia dell’Emilia occidentale”, invece di “Piacenza e Parma”, e dei Consiglieri regionali Leoni e Villani, Pdl, perché le province “Reggio Emilia e Modena” e di “Piacenza e Parma” venissero chiamate nel loro inverso, oggi i leghisti Cavalli e Corradi suggeriscono di chiamare “Provincia Verdiana” quella di Parma e Piacenza e addirittura un emendamento del pidiellino Pollastri sostiene il referendum chiesto dal Consiglio provinciale di Piacenza per la separazione dall'Emilia-Romagna e l'annessione alla Lombardia, che ha già avuto il benestare della Cassazione. Le risoluzioni del capogruppo leghista Manfredini e di Pollastri del Pdl chiedono che la Giunta regionale presenti un ricorso costituzionale contro il provvedimento di riordino delle Province. Gli emendamenti della vicepresidente della Regione Simonetta Saliera, precisano che la denominazione definitiva sarà stabilita dai rispettivi statuti di autonomia, sulla base della legge statale istitutiva.

La risoluzione di oggi arriverà al Governo entro il 24 ottobre per l’esame definitivo.
 

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