La protesta degli OSS: "Covid, straordinari e carenza di personale. Siamo sfiniti" | VIDEO
Gli operatori socio sanitari del Sant'Orsola si dicono stanchi, tra ore di lavoro straordinario e ping pong tra i reparti
La crisi della sanità emiliano-romagnola sembra senza tregua. La Regione registra un buco di quasi 900 milioni di euro per le sue aziende sanitarie, tanto che lo stesso assessore Donini definisce la situazione come "drammatica", con la conseguenza che le assunzioni di diverse professioni sanitarie sono bloccate. È questo il caso degli OSS dell’Ospedale Sant’Orsola: “L’azienda non fornisce risposte a proposito del sottorganico che riscontriamo nei vari reparti. Nel frattempo crescono le ore di straordinario – dice Michele Cirinesi, operatore socio sanitario del Policlinico e delegato Rsu – e ci sballottano da un reparto all’altro per coprire i vari buchi. Abbiamo chiesto diverse volte se le graduatorie del concorso OSS fossero sbloccate, ma non abbiamo mai ricevuto una risposta chiara”.
Le assunzioni, secondo quanto dice Cirinesi, sono state 290 negli ultimi tre anni. Troppo poche per coprire il continuo bisogno di personale del Sant’Orsola. I vincitori del concorso, nel frattempo, non vengono assunti, e a settembre scadrà la graduatoria. “Visto il continuo ricorso alle ore di straordinario – continua Cirinesi – abbiamo chiesto la conciliazione in Prefettura. Se non arriverà, allora saremo costretti al blocco degli straordinari”. Minaccia di sciopero da parte dei sindacati, quindi, stanchi dei continui rimandi delle assunzioni e di lavorare continuamente sottorganico.