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Bologna FC, Kristiansen: “Siamo un bel gruppo e non ci poniamo limiti”

Autentico protagonista della vittoria contro il Cagliari, il laterale danese si è presentato alla sua nuova famiglia rossoblù: “Amo spingere sulla fascia e crossare dal fondo. Che impatto con il Dall’Ara!”

L’assist vincente per la zampata di Zirkzee in occasione del gol del pareggio segnato al 59’ dal talentuoso centravanti olandese. Il rigore procurato (e successivamente fallito da Orsolini) un quarto d’ora più tardi con quel cross “stoppato” dentro l’area dalla mano protesa del terzino Di Pardo. Infine, quel tiro in acrobazia capace di generare la “papera” del portiere Radunovic e il conseguente gol del sorpasso firmato da Fabbian a tempo praticamente scaduto. Insomma, è bastata una partita al giovane Victor Kristiansen per diventare il nuovo idolo del Dall’Ara e per candidarsi al ruolo di titolare, nonostante in quella posizione ci sia anche un certo Riccardo Calafiori, uno tra i più promettenti terzini del panorama italiano e in cerca della definitiva consacrazione in Serie A. Un sano dualismo, dunque, che consentirà a Thiago Motta di poter scegliere di volta in volta l’opzione migliore per la squadra.

Convinto dal progetto

Sesto danese dell’ultracentenaria storia felsinea, il classe 2002 è apparso a suo agio davanti ai microfoni della sala stampa del centro tecnico “Niccolò Galli”, dove ha parlato del suo passaggio in rossoblù, del suo percorso e delle sue caratteristiche tecniche. “Sono venuto a Bologna perché al Leicester era cambiato il modulo difensivo e con Maresca avrei dovuto fare il centrale di sinistra e non più l’esterno”, ha spiegato subito l’ex Foxes. “Quando si è creata l’occasione di poter far parte di un grande progetto in una squadra storica come questa, ho preso la decisione di lasciare l’Inghilterra e venire in Italia. Il primo impatto è stato fantastico, con una vittoria di squadra in uno stadio straordinario. Siamo un bel gruppo, giovane e che sta bene in campo: giocheremo partita per partita, puntando a migliorare l’ottimo risultato ottenuto dal club la scorsa stagione. Personalmente ho cominciato a giocare a 4 anni, poi sono passato alle giovanili del Copenaghen dove sono cresciuto fino a coronare il sogno di diventare un calciatore professionista e raggiungere la nazionale”.

Il posto giusto per maturare

“Mi ritengo un giocatore intelligente e flessibile, in grado di adattarmi in più posizioni”, ha concluso il giovane scandinavo parlando delle sue qualità tecniche. “Ovviamente resto un laterale sinistro che ama spingere sulla fascia, difendere e arrivare sul fondo per crossare. Tuttavia, ho solo 20 anni e di conseguenza molto da migliorare: grazie agli insegnamenti del mister conto  di diventare un giocatore di spessore europeo e un punto fisso della nazionale danese. Prima di venire qua ho parlato con Maresca su come affrontare la Serie A e il mio connazionale Skov Olsen mi ha dato alcuni consigli su dove e come vivere in città”.

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