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Veleno allo stadio vs il Napoli: Gianni Morandi si dimette da Presidente onorario del Bologna calcio

Parole di disappunto verso gli ultrà rossoblu che al Dall'Ara si sono aizzati conto gli avversari 'oltraggiando anche la figura di Lucio Dalla'. Lo show-man di Monghidoro lascia il timone della sua squadra. Amarezza in città

Parole di disappunto verso gli ultrà rossoblu che ieri allo stadio Dall'Ara - poco prima della partita Bologna-Napoli - si sono aizzati conto gli avversari partenopei 'oltraggiando anche la figura di Lucio Dalla'. Oltre a striscioni agguerriti sugli spalti, anche fischi sono partiti sulle note di Caruso, cantata dal compianto artista bolognese.

Sdegno e piena condanna verso il comportamento dei concittadini è giunto da parte Gianni Morandi, che ha così deciso di lasciare la Presidenza onoraria della sua squadra del cuore.
Amarezza in città. Il tema è approdato, e ha tenuto banco a lungo, anche durante l'odierno consiglio comunale. Pure il sindaco Virginio Merola, ha speso parole dure nei confronti dei tifosi rossoblu: 'I cori andati in scena domenica non sono accettabili, non hanno nulla a che fare con lo sport'.

Secondo il consigliere FI Michele Facci: "Giusto indignarsi, come ha fatto il vostro Sindaco, che però non ha speso nessuna parola sull'aggressione ad Prof. Panebianco all'università", a seguito di un suo editoriale sull'immigrazione.
Approvato dal consiglio un Odg che recita "A seguito dei vergognosi cori razzisti intonati ieri allo stadio Dall’Ara; il Consiglio comunale stigmatizza ogni forma di espressione di stampo razzista. Si scusa con la città di Napoli e con tutti i cittadini che non si sentano rappresentati dal fanatismo ultras. Auspica che le società calcistiche prendano una volta per tutte le distanze da ogni forma di violenza'.

L'assessore allo Sport Pondrelli ha detto: “E' con grande dispiacere che apprendo delle dimissioni di Gianni Morandi dalla Presidenza Onoraria del Bologna F.C. Nell'esprimere il mio personale auspicio che questa drastica decisione rientri, non posso che unirmi al suo sentimento di “vergogna” per i cori e gli striscioni comparsi allo stadio prima dell'inizio di Bologna-Napoli".

Ponderelli ha poi tenuto a sottolineare: "la sparuta minoranza che si è resa responsabile di questi atti indegni non rappresenti né Bologna né i tifosi rossoblù.
Purtroppo, quanto accaduto rimarrà come una bruttissima pagina, scritta da chi ha voluto insultare non solo la nostra città, culla di una grande cultura, ed i suoi cittadini, ma anche gli autentici tifosi bolognesi che hanno sempre fatto della pluralità e dell'integrazione la loro forza". Infine l'invito caloroso dell'assessore rivolto a Morandi: "Resta alla guida della squadra della nostra città”.

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