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Noemi di Leonardo

Giornalista BolognaToday

Voli low cost, ma il People mover rincara. E' progressismo provinciale?

Volare non è più come negli anni '80, quando c'era solo Alitalia, è diventato "normale", anche per studenti e migranti. Se 23 euro a voi sembran pochi, almeno fateci scegliere

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E ci risiamo. Stiamo ancora a parlare del People Mover. Da lunedì 15 gennaio il costo del biglietto è salito ancora. Ed è alla "mobilità" che i bolognesi in questi giorni dedicano la maggior parte dei loro discorsi, visto che il giorno dopo -il 16 gennaio - sono scattati  controlli (e sanzioni) della Città 30... perchè, diciamocelo, ai 30 all'ora non ci andavamo, sebbene le regole fossero in vigore dal 1° luglio dell'anno scorso, ma, si sa, se non ci mettono le mani in tasca...(Ma questa è un'altra faccenda...). 

Torniamo sulla monorotaria. Dunque, il biglietto ora costa 12,80 euro, 23,30 andata e ritorno, 25.60 per famiglie (due adulti e 3 figli dai 5 ai 16 anni), poi ci sono i prezzi per i gruppi ecc ecc ecc. 

Il collega Alessandro Canella di Radio Città Fujiko ha fatto un confronto con i costi del collegamento stazione-aeroporto in altre città, ovviamente Bologna perde di brutto. Inoltre, ultimamente sembra parta solo ogni 15 minuti, ce lo dicono alcuni lavoratori del Marconi, ma del resto sul sito si parla di "frequenza variabile per adattarsi al flusso degli utenti: nelle ore di punta è previsto un treno ogni 7 minuti circa, nelle ore di minore afflusso un treno ogni 15 minuti". Evidentemente le ore di punta in questo momento non ci sono, una volta messe le mani avanti, sono a posto... Vedremo in seguito. 

Dal 15 gennaio "c'è l’integrazione con il trasporto pubblico locale dal valore di 1,50 euro e l’introduzione, nel corso del primo semestre del 2024, di una nuova sperimentazione del servizio su gomma (?). In continuità con il piano tariffario dello scorso anno, che ha consentito di raggiungere oltre 1.600.000 passeggeri, anche per il 2024 la società Marconi Express applicherà una riduzione rispetto alle tariffe previste dalle formule contrattuali con il Comune di Bologna che, in ragione della crescita delle quotazioni internazionali delle materie prime, avrebbero determinato un costo del biglietto standard di sola andata pari a 13,70 euro e del biglietto per la tratta dalla stazione centrale al Lazzaretto o viceversa pari a 2,60 euro" Oh lo scrivono loro eh, che vi credete. 

Ma tanto sempre a loro vanno, in parte, visto che Tper è socia al 25%, il 75% è di Consorzio Integra Società Cooperativa, oltre 140 soci, un giro d’affari di 3,8 miliardi di euro e circa 61.000 addetti diretti. Oh lo scrivono loro eh. 

Nato male?

Nasce male la "monorotaia elettrica sopraelevata, che non interferisce con il traffico stradale". Contestatissima, diventò anche argomento di polemica politica, nel 2011, quando Tper forse si chiamava ancora Atc, Massimo Bugani iniziò la carriera come presidente del gruppo consiliare M5S in Consiglio comunale e il collega Marco Piazza tracciava a terra un riquadro di un metro quadrato per dimostrare che all'interno del convoglio ci stavano solo 32 persone con valigie e non 50 come da piano economico finanziario. Poi vabbè negli anni le cose sono cambiate, fuori e dentro la politica. 

Nasce male perché si era ancora scottati dal "Civis", il tram su gomma a guida ottica, mai entrato in funzione e finito a carte bollate e soldi buttati? (Ma pure questa è un'altra faccenda).

O perchè non se ne vedeva la necessità? Bologna non è Los Angeles, è piccola, e il suo aeroporto non è il Kennedy di New York o Heathrow di Londra, quanto a distanze, voli e passeggeri. Quindi, il complottista dietro ci vedeva altro. Macchinazioni a parte, fatto sta che oggi c'è e ce lo dobbiamo tenere. Poi 'sta roba che gira sulla testa, non eravamo abituati ai treni sopraelevati, anche se in giro per il mondo ce ne sono tanti e sono super efficienti. Aggettivo che non va d'accordo con quello di casa nostra, a giudicare dalle volte che si è guastato... anche se, in verità, negli ultimi mesi sta andando meglio. In Italia - curiosità -una ferrovia elettrica in sopraelevata, venne allestita per l'expo di Milano nel 1906. 

Passeggeri aumentati con low cost

Ora tutto è esploso, con i tanti low cost, si vola molto di più anche da e per il Marconi, tanto che ci si lamenta per il troppo rumore aereo di notte (Ma  anche questa è un'altra faccenda...). Tuttavia sempre uno scalo internazionale rimane, tant'è che c'è solo un volo intercontinentale in senso stretto, per Dubai. Marconi Express parla di "scelta più pratica, veloce e sostenibile", e mica poteva scrivere anche "economica". Ok sotto le torri si vive abbastanza bene, ma, da pedanti quali siamo, ci va di considerare una serie di particolari, se non fossero semplici e banali, ci sentiremmo pure intelligenti. 

Ma perché il People mover ci è antipatico? 

Ad esempio perché 23 euro sono tanti, perché se non abiti a ridosso della Stazione o del Lazzaretto in qualche modo alla fermata ci devi arrivare.

O proprio perché la fortuna del Marconi l'hanno fatta le compagnie a basso costo. Basta guardare quante ne compaiono sulla lista, oltre alla più famosa Ryanair. Hanno detto che la vera Unione Europea l'hanno fatta i voli low cost. Quindi se prendo un aereo che costa poco e non vado in business, posso pagare tutti sti soldi per arrivare in un aeroporto che non sta a 30 km, come a Roma o a Parigi? GoogleMap ci dice che sono 8,4 in macchina, meno per una sopraelevata che "non interferisce con il traffico stradale".

Prendiamo ad esempio Wizzair ( la compagnia che va nei paesi dell'est). Dunque, escludendo Varsavia, i turisti verso località come Timisoara, Iasi, Craiova, Skopje o Cluj-Napoca non sono molti, evidentemente i passeggeri sono migranti, che prima tornavano nei loro paesi con l'autobus, mica vacanzieri con il cappello di paglia e la camicia hawaiana. Qui il ragionamento può continuare facilmente senza il nostro "aiuto".

Progressismo provinciale? 

Progressista:  f. [der. di progresso] (pl. m. -i). – Che sostiene la necessità di accelerare il progresso, cioè l’evoluzione della società, nell’ambito politico, sociale ed economico, e si comporta e agisce di conseguenza, dice Treccani. Parole chiave: "sociale ed economico". Progressista è chi il progressista fa, prendendo spunto da Forrest Gump. "Inclusione", invece, viene da includere, eppure è facile.  

Paroloni.. la nostra città è tra le 10 più care in Italia, e anche qui l’inflazione picchia duro, ma ok, come già detto, si vive ancora decentemente, se non fosse che non si trovano - e non si possono pagare - le case, e non è poco. Al ristorante puoi non andare, in vacanza anche, la casa è un'altra cosa, e anche qui il ragionamento può continuare facilmente senza il nostro "aiuto".

Ma andiamo oltre. E qui ci metto del mio. A me, la questione People mover appare proprio assai Provinciale: agg. [dal lat. provincialis]. Che è proprio, tipico, caratteristico della provincia, cioè dei centri periferici e minori, con riferimento a una reale o presunta arretratezza economica, sociale e culturale delle piccole città e dei paesi riguardo alle grandi città: mentalità p.; modi, abitudini, gusti provinciali. Come s. m. e f., sempre in senso riduttivo, persona che mostra di avere la mentalità ristretta, le abitudini piccolo-borghesi, il cattivo gusto considerati tipici della gente di provincia. 

Ora, prendere un aereo non è come negli anni '80, quando c'era Alitalia e basta, questa è ancora un'altra faccenda e pure parecchio brutta. E' "normale", anche gli studenti fuorisede catanesi, palermitani, pugliesi e sardi lo prendono per tornare a casa. A volte conviene rispetto al treno, in termini di costi e tempo. Quindi perché non rendere fruibile a tutti un servizio? 

E all'interno dell'aeroporto non ne parliamo, rosetta con la mortadella a 6 euro. L'acqua te fanno buttare prima dei controlli perché potresti averci sciolto la nitroglicerina, finisce nel rusco insieme ai soldi e alla plastica, poi dentro la paghi 2-3 euro, altri soldi, altra plastica. Perchè non mettere un boccione? Parliamo di acqua, mica di Amouage, l'eau de toilette più costosa al mondo. Ma quello non riguarda solo la nostra città, è imperante.

Perchè non possiamo scegliere?

Perchè non abbiamo alternative? Bene, se la monorotaia è un servizio quasi di lusso per tanti, ci mette 7 minuti ecc ecc, bene perché non posso scegliere di prendere un bus? Per risparmiare, ci metto di più, esco prima e rientro più tardi a casa, decido io, no? Il bus Tper arriva e parte in via della Birra, e poi si va a piedi, se hai un bagaglio decente e se non sei uno sherpa nepalese. 

E la notte? 

"Il collegamento Marconi Express è attivo dalle 5:40 alle 24". Se, come accade, si accumulano ritardi, cosa si fa? Se il volo ce l'hai alle 6 cosa si fa? La soluzione è il taxi, che a questo punto ti porta sotto casa, oppure- guarda guarda chi si rivede- l'autobus| Quello normale, con le ruote di gomma, solo che lo chiamano Marconi Express 940: "I trasferimenti su bus avverranno dalle ore 4 alle 5.20 e dalle ore 00.10 alle 1.30, con corse ogni 20 minuti che collegheranno direttamente l’aeroporto Marconi e la stazione AV, e viceversa. I costi e le modalità di acquisto dei biglietti per la linea 'Marconi Express 940' saranno i medesimi del servizio su monorotaia". Oh lo scrivono loro eh. E questo vale anche quando il People Mover è fermo perché guasto o in manutenzione. 

Ordunque, se ci metto più tempo, visto che il bus non è sopraelevato, perchè devo pagare uguale? E anche qui il ragionamento può continuare facilmente senza il nostro "aiuto".

Epilogo: faremmo una gran bella figura a far pagare una 10 euro andata e ritorno, oppure a rimettere un autobus macilento anche di giorno, al contrario gli aggettivi altisonanti togliamoli di mezzo che fanno troppo rumore, come i voli di notte.  

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