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Legalità e lotta alla criminalità

Dalle frodi fiscali ai sequestri milionari: tutti i numeri delle Fiamme Gialle

Nella giornata del 249°anniversario della Guardia di Finanza anche la firma di un protocollo di intesa: "L'obiettivo è tutelare e difendere l’economia legale e i Distretti Industriali della Regione"

Le celebrazioni del 249 anni della Guardia di Finanza sono l'occasione per divulgare operato e prossimi obiettivi sui vari fronti, che vanno dal contrasto alla criminalità all'evasione fiscale, dalla tutela della spesa pubblica alla lotta al riciclaggio e ai reati bancari, fallimentari e societari. E così, dalla sala Stabat Mater, il generale Ivano Maccanicomandante regionale delle Fiamme Gialle dell'Emilia-Romagna ha presentato un bilancio delle azioni operative fatte nell'ultimo anno e mezzo: "Abbiamo ottenuto risultati di grande spessore nella lotta alla criminalità di stampo mafioso.Sono state 64 negli ultimi mesi le ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti e 80 i milioni di euro di beni sequestrati che verranno ora restituiti alla società civile". 

Oltre 80 mila interventi e circa 6.500 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell'economia: un impegno destinato a intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del piano nazionale di ripresa e resilienza. Per quanto riguarda l'evasione fiscale sono stati individuati 542 evasori totali, esercenti di impresa o lavoratori autonomi totalmente sconosciuti al fisco e 8.000 lavoratori in nero o comunque irregolari. 

Le attività investigative e di analisi sui crediti d'imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica hanno inoltre permesso di sequestrare crediti inesistenti per un ammontare di circa 357 milioni, e sono poi stati scoperti 72 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, a manipolazioni dei prezzi di trasferimento, a residenze fiscali fittizie e all'illecita detenzione di capitali oltreconfine.  Complessivamente, sono state denunciate per reati tributari 1.663 persone, di cui 31 arrestate, e il valore dei beni sequestrati in quanto profitto dell'evasione e delle frodi fiscali è di 264 milioni. Sono poi state avanzate 162 proposte di cessazione della partita Iva e di cancellazione dalla banca dati Vies (Vat information exchange system) nei confronti di soggetti economici connotati da profili di pericolosità fiscale, mentre i 244 interventi in materia di accise "hanno permesso di sequestrare oltre 15.000 chili di prodotti energetici e di accertare circa 51.000 chili consumati in frode. Sono invece quasi 1.200 i controlli doganali sulle merci introdotte in Italia in evasione d'imposta, contraffatte o in violazione delle norme sulla sicurezza, mentre le attività di contrasto al contrabbando "hanno portato al sequestro di 330 chili di tabacchi lavorati esteri e alla denuncia di 15 persone.

Legalità. Regione e Guardia di Finanza firmano un protocollo di intesa 

Questa mattina in Prefettura a Bologna si è svolta la presentazione del Protocollo d’intesa a tutela dell’economia legale e dei distretti industriali. Più di 40 i firmatari complessivi del documento. Tra gli obiettivi, scambio di informazioni, sportelli di comunicazione, supporto alle indagini, promozione e diffusione della cultura della legalità. Dalle macchine per l’imballaggio di Bologna alle piastrelle di Sassuolo, dalla meccatronica di Reggio Emilia all’alimentare di Parma, alle calzature di San Mauro Pascoli: un sistema, quello dei distretti industriali dell’Emilia-Romagna, che non solo ha recuperato, ma anche superato i livelli pre-Covid e che, per volumi e ricchezza, va messo al riparo dai rischi di infiltrazione della criminalità economico-finanziaria. Anche per debellare lavoro nero e abusivismo commerciale. Da questa premessa, nasce un patto comune a tutela dell’economia legale e dei distretti industriali: lo prevede il Protocollo d’intesa - proposto dalla Guardia di Finanza - a cui ha aderito la Regione Emilia-Romagna insieme a tanti altri soggetti. 

“La presenza delle mafie nelle regioni del nord, con l’obiettivo di radicarsi nel sistema socio-economico e nelle filiere produttive, richiede unità e coesione: la questione della tutela della legalità e della lotta alla criminalità organizzata è di tutti - ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini -. Al costante e prezioso lavoro degli organismi inquirenti e delle forze dell’ordine, deve affiancarsi quello delle istituzioni territoriali, per creare una barriera solida contro i fenomeni malavitosi. Il protocollo di oggi è un nuovo esempio di questo fronte comune, che già nella ricostruzione post sisma rafforzammo con i Girer, i Gruppi interforze nati dalla collaborazione con le Prefetture e i Corpi dello Stato, così come la Regione stanziò oltre un milione di euro per far svolgere il processo Aemilia contro la ‘ndrangheta qui in Emilia-Romagna, oltre alle attività nelle scuole e coi giovani che sosteniamo ogni anno insieme a enti locali,  università, associazioni”.

"Tutti in campo contro la cultura dell'illegalità: questo potrebbe essere lo slogan del nostro protocollo. Fare squadra in questo caso è importantissimo perché in tanti non sanno (e hanno paura) come comunicare gli illeciti. Ecco la ragione degli sportelli che apriremo. Ma faremo squadra anche con le università della regione per affrontare sfide importanti che si collegano anche all'intelligenza artificiale" ha spiegato il generale Maccani. 

Gli obiettivi del protocollo d'intesa 

Tre gli obiettivi fondamentali del Protocollo. Primo, lo scambio di informazioni attraverso la creazione di sportelli di comunicazione presso i vari firmatari, in grado di far emergere, in tempo reale, contesti di illegalità sul territorio. Secondo, il supporto alle indagini e l’assistenza logistica, tecnica e tecnologico-scientifica da parte della Regione, di Unioncamere, delle Università della regione, del CINECA, creando e valorizzando strumenti informatici integrati e cooperativi.
Terzo, la promozione e diffusione della “cultura della legalità”, attraverso iniziative di formazione e informazione rivolte a imprese, associati, consumatori, utenti, studenti e cittadini in generale, da parte di tutti i firmatari del Protocollo.

Caratteristiche del Protocollo: cosa prevede l'accordo 

L’accordo prevede, tra l’altro, la possibilità di disporre dei contributi informativi degli enti locali, delle associazioni di categoria e dei sindacati, in grado allertare la Guardia di Finanza rispetto a segnali di potenziale illegalità sul territorio.
Ancora, di coinvolgere il mondo accademico e della ricerca, sia per mettere a disposizione attrezzature e laboratori, sia per il supporto alle investigazioni tramite nuovi prototipi, come l’analisi di informazioni tramite algoritmi evoluti. Verranno promosse iniziative di formazione e informazione rivolte a imprese, associazioni, consumatori, utenti, studenti e cittadini in generale, per favorire la “cultura della legalità”; saranno programmate attività ispettive congiunte, soprattutto in relazione ai fenomeni più complessi, concernenti il comparto lavoristico, previdenziale e assicurativo con l’Inps, l’Inail e l’Ispettorato del lavoro.

Tutti i numeri: bilanfio GDF dal 1° gennaio 2022 al 31 maggio 2023

Nel 2022 e nei primi cinque mesi del 2023, la Guardia di Finanza dell’Emilia Romagna ha eseguito oltre 80 mila interventi e circa 6.500 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

CONTRASTO DELLE FRODI SUI CREDITI D’IMPOSTA E DELL’EVASIONE FISCALE

Le attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica hanno permesso di sequestrare crediti inesistenti per un ammontare di circa 357 milioni. Sono stati individuati 542 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco, nonché oltre 8.000 lavoratori in “nero” o irregolari. Scoperti inoltre, 72 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, a manipolazioni dei prezzi di trasferimento, a residenze fiscali fittizie e all’illecita detenzione di capitali oltreconfine.
I soggetti denunciati per reati tributari sono 1.663 di cui 31 tratti in arresto. Il valore dei beni sequestrati quale profitto dell’evasione e delle frodi fiscali è di circa 264 milioni. Sono state avanzate 162 proposte di cessazione della partita Iva e di cancellazione dalla banca dati Vies (VAT information exchange system) nei confronti di soggetti economici connotati da profili di pericolosità fiscale.
I 244 interventi in materia di accise hanno permesso di sequestrare oltre 15.000 kg di prodotti energetici e di accertare circa 51.000 kg consumati in frode. Quasi 1.200 sono, invece, i controlli doganali sulle merci introdotte sul territorio nazionale in evasione d’imposta, contraffatte o in violazione delle norme sulla sicurezza. Le attività di contrasto al contrabbando hanno portato al sequestro di 330 kg di tabacchi lavorati esteri e alla denuncia di 15 soggetti. I controlli e le indagini a contrasto del gioco illegale hanno permesso di scoprire 17 punti clandestini di raccolta scommesse e di verbalizzare 527 soggetti, di cui 53 denunciati all’Autorità giudiziaria.

TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA.

L’attività delle Fiamme Gialle emiliano-romagnole nel comparto della spesa pubblica è orientata a vigilare sul corretto utilizzo delle risorse nazionali e dell’Unione europea per la realizzazione di interventi a sostegno di imprese e famiglie. Le direttive operative impartite per il corrente anno mirano, in particolare, al presidio dei progetti e degli investimenti finanziati con risorse del PNRR. Ciò anche in ragione del ruolo affidato al Corpo nell’ambito del sistema di governance del Piano. Complessivamente, in nell’arco temporale in esame, i Reparti dell’Emilia-Romagna hanno svolto 2.412 interventi nel settore, cui si aggiungono 934 delle indagini delegate dalla magistratura nazionale-penale contabile ed europea (EPPO), al cui esito sono stati denunciati all’A.G. 1.215 soggetti e segnalati alla Corte dei Conti 243 responsabili in relazione all’accertamento di danni erariali per oltre 327 milioni di euro.
Le frodi scoperte ai danni delle risorse dell’Unione Europea ammontano ad oltre 2 milioni mentre quelle relative ai finanziamenti nazionali, alla spesa previdenziale ed assistenziale sono pari a 8,6 milioni. In materia di reddito di cittadinanza sono stati effettuati 775 controlli, che hanno consentito di accertare contributi indebitamente richiesti e/o percepiti per oltre 5,2 milioni di euro, e denunciare 535 responsabili. In tema di appalti sono state monitorate procedure contrattuali per oltre 221 milioni di euro, di cui 288 mila euro riferibili a investimenti finanziati con risorse del PNRR. L’azione del Corpo nel contrasto ai fenomeni corruttivi e ad altri delitti contro la pubblica amministrazione è stata svolta facendo leva sulle peculiari potestà investigative che connotano la polizia economico-finanziaria sviluppando indagini strutturate, di natura tecnica, finanziaria e patrimoniale, volte a ricostruire le regie criminali e il ruolo dei soggetti coinvolti. In tale comparto, sono state denunciate, complessivamente, 191 persone di cui 9 tratte in arresto.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA.

In materia di riciclaggio e autoriciclaggio sono stati eseguiti 142 interventi, che hanno portato alla denuncia di 432 persone, di cui 21 tratte in arresto, e al sequestro di beni per un valore di circa 111 milioni. A circa 352 mila euro ammontano, invece, i sequestri per usura. Sono state analizzate 3.335 segnalazioni di operazioni sospette, di cui circa 40 attinenti al finanziamento del terrorismo.
Ai confini terrestri e marittimi sono stati eseguiti 789 controlli sulla circolazione di valuta, con la scoperta di illecite movimentazioni per oltre 7,6 milioni, l’accertamento di 499 violazioni e con sequestri per circa 17 mila euro.
Ammontano a 344 i sequestri di valuta, di titoli, di certificati e di valori bollati contraffatti eseguiti nei confronti di 107 soggetti.
Le indagini a contrasto dei reati bancari, societari, fallimentari e relativi al codice della crisi d’impresa hanno consentito di denunciare 687 persone, di cui 21 tratte in arresto, di sequestrare circa 13 milioni di euro ed accertare distrazioni al patrimonio societario per oltre 505 milioni di euro.
In conseguenza della crisi russo-ucraina e della susseguente escalation militare, la Guardia di Finanza dell’Emilia-Romagna ha dato corso, presso un soggetto ubicato in regione, al “congelamento”, tra l’altro, di un impianto riconducibile ad una società russa, funzionale alla manipolazione di radiofarmaci, dal valore stimato di circa 5 milioni di euro.
Nell’ambito del contrasto al crimine organizzato sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 892 soggetti, conclusi con l’applicazione di provvedimenti di sequestro e confisca superiori a 341 milioni di euro. Ammonta, invece, ad oltre 980 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per l’applicazione delle misure ablatorie.
Al contempo, si è proceduto ad un sistematico ricorso alle alternative misure preventive, individuate dal Codice Antimafia nell’amministrazione e nel controllo giudiziario di aziende infiltrate o condizionate dalla criminalità organizzata, per un valore superiore a 4 milioni, tese al recupero della legalità e al reinserimento nel mercato economico di queste realtà imprenditoriali.
A seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica sono stati eseguiti 5.443 accertamenti, la maggior parte dei quali (5.438) riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia. Nel periodo in esame, i Reparti della regione hanno, inoltre, sequestrato circa 1,4 tonnellate di sostanze stupefacenti, costituite da cocaina (156 kg), hashish (8,7 kg) e marijuana (1,2 tonnellate) ed eroina (5,6 kg) denunciando all’A.G. 192 soggetti (di cui 49 in stato di arresto).
Il contrasto ai traffici illeciti, in generale, viene assicurato anche nell’ambito del Servizio “117”, oggetto di recenti interventi in campo operativo, addestrativo e tecnico-logistico, finalizzati a incrementare la prontezza operativa e l’efficacia d’intervento delle pattuglie sul territorio e dei mezzi navali, a riscontro delle segnalazioni del cittadino.
Sul versante della tutela del mercato dei beni e dei servizi, sono stati eseguiti 1.461 interventi, sviluppate 251 deleghe dell’Autorità Giudiziaria e denunciati 376 soggetti. A seguito di tali attività sono stati sottoposti a sequestro circa 11 milioni di prodotti contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy, non sicuri e in violazione della normativa sul diritto d’autore. Sono stati, anche, sequestrati oltre 8 milioni di litri (essenzialmente vini e spumanti) e 88 mila Kg di prodotti agroalimentari, recanti marchi industriali falsificati, indicazioni non veritiere nonché oggetto di frode commerciale.

CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA.

La Guardia di Finanza, quale Forza di Polizia e Corpo Armato dello Stato, è annoverata tra le strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile ed è chiamata quindi a fronteggiare calamità e disastri naturali nonché a fornire il proprio apporto per eventi straordinari, che richiedono un intervento di carattere eccezionale dell’apparato statale.
Anche in occasione dell’emergenza maltempo che ha colpito lo scorso mese di maggio la Regione EmiliaRomagna, la Guardia di Finanza ha contribuito nelle operazioni di soccorso mediante le proprie componenti specialistiche (un dedicato focus al riguardo è operato nella scheda in allegato). L’ordine e la sicurezza pubblica sono garantiti, in concorso con le altre Forze di Polizia, attraverso l’impiego dei militari specializzati Anti Terrorismo e Pronto Impiego (AT-PI) in forza alle sedi Bologna, Modena, Ravenna e Piacenza. Nel corso del 2022 e nei primi 5 mesi del 2023 i citati Reparti specializzati hanno fornito il proprio supporto in 142 dispositivi interforze attivati dal Ministro dell’Interno, nell’ambito di eventi e manifestazioni varie.

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