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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Ecco "Blue Girl", la speciale figurina che parla di donne & diritti (calpestati)

Disegnata dalla giovane fumettista Chiara Raimondi, è nata dal sodalizio fra Figurina Forever e Amnesty International

Sahar Khodayari è morta perché è andata allo stadio ad assistere alla partita della sua squadra del cuore, che ha la divisa blu. Nel suo paese, l'Iran, alle donne è vietato andare allo stadio e per questo si era travestita da uomo. Poi, probabilmente per sfuggire al processo, ha deciso di uccidersi dandosi fuoco. Aveva solo 29 anni e adesso a lei, la "Blue Girl" è dedicata una bellissima figurina disegnata dalla giovane fumettista Chiara Raimondi, recentemente apprezzata per aver illustrato la prima biografia a fumetti dell'autore de “Il sergente nella neve” Rigoni Stern.

Il contesto in cui è stata presentata questa "figurina solidale" creata da Figurine Forever ed Amnesty International (che arriva dopo quella dedicata a Patrick Zaky, ma di Federico Aldrovandi) è la presentazione di Figucom, evento interamente dedicato a questo piccolo, appiccicoso e amatissimo oggetto che può diventare anche strumento di sensibilizzazione. Ci crede molto il presidente dell'associazione "Figurine Forever" Emiliano Nanni, affiancato dalla portavoce dell'associazione non governativa Franca Menneas: "Questa Fumetto Card #32 è stata fatta in memoria di questa ragazza diventata tristemente famosa e la nostra speranza è che attraverso il loro fascino immortale, le figurine possano fare da tramite per raccontare delle storie che vanno conosciute, per incuriosire i più giovani e metterli in condizioni da chiedere agli adulti chi siano quelle persone disegnate. E' un altro modo per parlare dell'Iran". La figurina, che esiste sia nella versione da collezione numerata e a tiratura limitata, che in versione non numerata senza limiti di riproduzione. 

"E' importante ricordare tutte le violazioni che le donne iraniane continuano a subire - le parole di Franca Menneas, di Amnesty International Bologna - Vengono fermate dalla Polizia perchè non sono adatta e canoni morali che decidono i poliziotti volta per volta, che sia per il velo portato male o per una gonna troppo lunga o troppo corta. Queste donne stanno dimostrando tutto il loro coraggio e spesso muoiono per le lesioni che subiscono. Lo scopo della figurina di Sahar è ricordare lei, ma anche tutte quelle donne che si stanno battendo. E noi dobbiamo cercare tutte le occaaioni possibili per essere anche la loro voce". 

L'attivista e rappresentante della comunità iraniana di Bologna Sohyla Arjmand si è commossa tenendo in mano proprio quella figurina e notando che gli occhi disegnati dalla penna di Chiara Raimondi sono pieni di timore così come dovevano essere quelli di Sahar: "Da 43 anni in Iran per le donne è proibito andare allo stadio nonostante almeno il 60% di loro segua il calcio con passione. Sto soffrendo tantissimo per quello cha accade nel mio paese, ma sono orgogliosa di essere iraniana perché le donne iraniane stanno dimostrando grande coraggio rischiando la vita ogni giorno. Ogni giorno vengono imprigionati e uccisi studenti, medici, tutti coloro che cercano di difendere i diritti umani e noi non chiediamo altro che sentire il sostegno di tutti. Fa male sapere che l'export europea per l'Iran è cresciuta e anche che ci sono aziende (anche a Bologna) che lavorano con un paese che si dice repubblica, ma che è regime". 

Figurine Iran  (2)

(L'abbraccio fra Sohyla Arjmand e Franca Menneas)

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