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Cronaca

Cierrebi e Prati di Caprara, la proposta: un comodato d'uso temporaneo per riqualificare

L'associazione "20 Pietre" ha annunciato un'assemblea pubblica per parlare delle emergenze abitativa e ambientale. Al centro la difesa del verde e il no alla cementificazione dell'area ovest dei Prati di Caprara: "Per la nostra salute servono alberi"

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Un'assemblea pubblica per affrontare con la cittadinanza due emergenze per la città, quella abitativa e quella climatica. A dare appuntamento a venerdì 15 marzo (17.15 alla Sala Falcone e Borsellino di via Battindarno) è l'associazione "20 Pietre" (attiva dal 2015). La presidente Maria de Cecco punta il faro sulla porzione dei Prati di Caprara Ovest, che (secondo alcune voci) nello scambio fra la proprietà pubblica dell'area e il Comune di Bologna, potrebbe subire una "mostruosa cementificazione", così come sostiene l'associazione, che ha nel frattempo fatto una richiesta per accedere agli atti (ancora senza risposta). "Se venisse confermata l'ipotesi dello scambio parte est/ovest dei prati fra INVIT e Palazzo d'Accursio ci troveremmo di fronte a una scelta sbagliata e gravida di conseguenze negative, nonché di aperto contrasto con le oltre 10 mila firme raccolte a difesa dell'intera area verde, assolutamente da salvaguardare".

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Danilo Gruppi, residente e  membro dell'associazione 20 Pietre ha insistito sul tema abitativo: "Noi con questa iniziativa dell'assemblea pubblica vorremmo mandare un segnale netto alla politica bolognese che nasce da una valutazione rispetto alle due emergenze che si stanno esasperando. Una abitativa e una ambientale. Bisogna guardare anche a quello che si sta muovendo nel mercato del lavoro bolognese visto che il nostro territorio è fortemente appetibile, ma poi non c'è disponibilità di alloggi in affitto a prezzi accettabili. Per quanto riguarda la nostra salute invece è fondamentale che gli alberi non diminuiscano, ma aumentino: l'aumento delle malattie respiratorie non è un dato da sottovalutare". 

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E l'associazione "20 Pietre" ha anche una proposta per il Cierrebi, che nel frattempo è diventato un luogo abbandonato: "Ne chiediamo un uso temporaneo, un comodato d'uso gratuito che ci possa dare la possibilità di aprire le varie zone man mano che sono state risanate dal degrado in cui versano in questo momento e restituirle un po' alla volta ai cittadini, a cominciare dalle aree esterne" ha detto Claudio Borgatti, che ha portato come esempio di buona pratica quello che la stessa associazione aveva fatto nella sede ex Aci. Fra il 2015 e il 2019 infatti, hanno gestito l'ex sede Aci di via Marzabotto, dando vita al suo interno a una casa del popolo, finchè la proprietà non ha dato il via alla demolizione e costruzione di un nuovo palazzo residenziale. 

L'ex Cierrebi potrebbe essere utilizzato come struttura sociale, aperto alla cittadinanza e anche a una eventuale co-gestione con società sportive di base. La proposta però sarà prima di tutto sottoposta al vaglio dell'assemblea pubblica di venerdì. Se la proposta verrà accolta in quella sede l'associazione 20 Pietre procederà con la proposta. 

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