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Cronaca

Covid, contagi sempre alti. Il direttore Ausl: "Si prevede un gennaio molto complicato"

Ci attende un periodo duro perchè andiamo verso le settimane più fredde. Una nota positiva riguarda l'andamento dell'influenza stagionale che sembra sparita

La curva dei contagi della seconda ondata non scende, almeno non nei numeri sperati, ma sembrerebbe sparita l'influenza stagionale.

A fare il punto della situazione sono i vertici della sanità bolognese, questa mattina in commissione in Comune. Ad oggi, "abbiamo sempre oltre 700 persone ricoverate per Covid. Purtroppo la seconda ondata non decresce come ci aspettavamo, la curva dei contagi si mantiene a un livello molto alto. Prevediamo un mese di gennaio molto complicato" ha sottolineato il direttore dell'Ausl di Bologna, Paolo Bordon. E' quindi "necessario procedere con i vaccini nella maniera più ampia possibile". Il direttore Ausl conferma che si sta "erogando comunque il 100% delle attività ambulatoriali e il 70% di quelle negli ospedali".

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In questa seconda ondata, sottolinea Francesco Saverio Violante, responsabile della medicina del lavoro del Policlinico Sant'Orsola di Bologna, "abbiamo avuto molti più casi tra gli operatori sanitari rispetto alla prima ondata, perchè molti contagi sono avvenuti in ambito familiare e sociale. Le misure adottate in ospedale invece hanno funzionato".

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Quello che inizia, dunque, è "un periodo complicato- concorda Violante- perchè andiamo verso le settimane più fredde e il picco dell'influenza. Quindi abbiamo bisogno di mantenere il personale il più possibile". Anche per questo, secondo il dirigente del Sant'Orsola, in questa fase "devono essere vaccinati anche gli operatori che non appartengono al servizio sanitario nazionale, come gli odontoiatri, e i dipendenti delle strutture accreditate che fanno i tamponi".

Influenza stagionale "caduta"

Una nota positiva riguarda l'andamento dell'influenza stagionale. "E' proprio caduta- segnala Paolo Pandolfi, responsabile del dipartimento di sanità pubblica - al momento non siamo in grado di rilevare casi tra gli over 65 e abbiamo cinque casi su mille nei bambini tra zero e quattro anni. Questo vuol dire che i comportamenti anti-covid hanno grande valore anche per le altre patologie". Le misure di comportamento anti-covid "hanno abbattuto l'influenza- concorda Lorenzo Roti, direttore sanitario dell'Ausl di Bologna- gli accessi al Pronto soccorso per patologie respiratorie non legate al covid non hanno l'importanza che avevano negli anni scorsi". (dire)

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