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Bruciano foto di Meloni, Schlein e Netanyahu, polemica sugli studenti in sciopero | VIDEO

Duecento ragazzi e ragazze delle superiori sono scesi in corteo contro la politica e pro-Palestina

"Elly Schlein e Giorgia Meloni, non siete come noi, fuori dai co...". Nel giorno dello sciopero nazionale anche gli studenti e le studentesse scendono in piazza contro la politica e in favore della Palestina, bruciando le fotografie con i volti del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e della segretaria Elly Schlein. Dati alle fiamme anche i ritratti del sindaco Matteo Lepore e del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, accompagnando la protesta con alcuni coloriti cori indirizzati ai rappresentanti delle istituzioni.

Lo sciopero degli studenti, bruciate foto di politici. Foto: Dire

Bandiere della Palestina e grida contro Netanyahu

A guidare la manifestazione è il collettivo Cambiare Rotta: "Studenti al fianco della Resistenza palestinese, contro la scuola gabbia 10, 100, 1000 occupazioni" si legge sullo striscione che apre il corteo firmato invece dal Collettivo interscolastico. Circa 200 ragazzi delle scuole superiori sono partiti da piazza San Francesco verso via Marconi: inizialmente previsto anch'esso in piazza Maggiore, per unirsi alle proteste in corso dei lavoratori, l'arrivo è stato dirottato su via Rizzoli da un cordone della polizia. Bandiere della Palestina e manifesti per la libertà della Striscia di Gaza accompagnano il corteo, con i manifestanti che urlano "boia" nei confronti di Netanyahu e ancora alla premier e al ministro Matteo Salvini.

Il precedente: il fantoccio di Meloni a testa in giù

Non è la prima volta che alcuni collettivi bolognesi prendono di mira con gesti eclatanti la leader di Fratelli d'Italia. Nel 2022 , durante un corteo, i manifestanti avevano appeso alle torri e a testa in giù un fantoccio delle sembianze di Giorgia Meloni: le immagini avevano fatto il giro d'Italia e avevano scatenato le reazioni di molte istituzioni e forze politiche non solo dell'opposizione.

L'ira delle opposizioni

Allo stesso modo, le scene di oggi non sono piaciute al parlamentare Marco Lisei di Fratelli d'Italia: "Purtroppo questi fatti accadono spesso a Bologna, dove la sinistra radicale prolifera - ha detto il meloniano in una nota -. Ci aspettiamo che il Comune prenda le distanze e condanni questi gesti, noi lo facciamo senza se e senza ma. Nel frattempo, auspicando che questi soggetti vengano individuati e perseguiti, il consiglio che gli diamo è di mettersi a studiare, innanzitutto la storia e l'educazione civica, sulla cui conoscenza sono evidentemente tutti da bocciare". Episodi che anche per il segretario cittadino della Lega Cristiano Di Martino e il capogruppo leghista in comune Matteo Di Benedetto sono inaccettabili: "Mostrano una violenza latente evidentemente nascosta nei gruppi di estrema sinistra. Condanniamo con forza questi gesti e chiediamo a Lepore e a tutta la maggioranza di fare altrettanto, perché l’ennesimo silenzio di fronte a episodi come questi sarebbe inaccettabile".

Mazzoni: "Solidarietà a Schlein e Lepore"

"L'atto di bruciare le foto della Segretaria Elly Schlein, del Sindaco Matteo Lepore e della
Presidente del Consiglio durante un corteo è preoccupante. Come Partito Democratico di Bologna non condividiamo alcuna forma di violenza, indipendentemente dalle divergenze politiche e non consentiamo nessun tipo di strumentalizzazione". È il messaggio di solidarietà arrivato dalla Segretaria bolognese del PD Federica Mazzoni nei confronti dei politici dem che sono stati oggetto dei gesti dei manifestanti. "Esprimiamo piena solidarietà e vicinanza alla Presidente del Consiglio, alla Segretaria e al Sindaco di Bologna e proseguiamo il nostro impegno e azione contro il clima e il linguaggio di odio e di violenza che si deve smettere di alimentare".

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