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Cronaca

Strade dissestate. Colpa non solo del gelo, ma anche del sale tedesco

Buche e crepe: danni non solo imputabili agli effetti del disgelo, ma anche a soluzioni antighiaccio adoperate. Più efficaci sì, ma anche più corrosive e inadatte al nostro asfalto

Neve e ghiaccio sembrano proprio averci preso di mira: non paghi delle limitazioni alla circolazione, le “stalattiti” dei tetti, i tubi ghiacciati e gli appartamenti danneggiati dalle infiltrazioni, costringono Bologna a fare i conti con le sue strade già non eccellenti prima del “grande freddo”.

Buche, pozze, crepe e asfalto che si sbriciola progressivamente sono anche un pericolo per la circolazione dei veicoli. Ma perché neve e ghiaccio causano tali danni? Penetrando nelle fenditure presenti sulle strade, l’acqua si ghiaccia, aumenta di volume e forzandole le ingrossa. A completare il dissesto del manto stradale, la necessaria circolazione con catene, anche dei mezzi pesanti come camion e autobus, e le lame degli spazzaneve che sollevano spesso le “toppe” d’asfalto pregresse.  

Buche, crepe, asfalto sbriciolato: così via Toscana dopo il 'Grande freddo'

Agli effetti della meteorologia si aggiunge però quello del sale uso neve, cloruro di sodio in forma grezza, misto cioè a inerti come sabbia ed altre impurità. Tanto reclamato da noi cittadini, da un lato abbassa la temperatura di congelamento dell’acqua che rimane allo stato liquido, dall’altro potrebbe svolgere un’azione corrosiva su alcuni materiali, ma diventa anche diserbante per le piante e agente infiammatorio per gli animali domestici quando si infila nelle loro zampe.

“Da alcuni anni il Comune di Bologna non utilizza il normale sale antighiaccio, ma un prodotto che resiste fino a 20 gradi sotto lo zero” ci riferisce un vigile urbano: “E’ un sale con additivo molto più efficace, ma che può avere una maggiore azione corrosiva e in tempi brevi. Proviene dalla Germania e viene utilizzato nei paesi nordici”.
In altre parole, il nostro asfalto non resiste a questo additivo sgretolandosi in men che non si dica.
Mentre l’ufficio comunale competente risponde con un “no comment” alla nostra richiesta di dettagli, Bologna Today si è documentata: in effetti il cloruro di sodio non risulta particolarmente efficace per temperature al di sotto dei – 5°, pertanto possono essere utilizzati altri tipi di sali, come il cloruro di calcio, che possono però costare 5 volte tanto. L’utilizzo di tale prodotto trova riscontro nella dichiarazione dell’Assessore Rizzo Nervo durante il question time del 3 febbraio scorso: "sono state sparse 2.800 tonnellate di sale, stando al dato di ieri, nel senso che attualmente è aumentato ulteriormente, tra cloruro di sodio, cloruro di calcio e cloruro di magnesio. Ci tengo a precisare che, a parte il cloruro di sodio, che è il sale più classico, il cloruro di calcio e il cloruro di magnesio sono una dotazione che penso nella provincia abbia solo il comune di Bologna ed è una fornitura che avevamo previsto proprio perché consente l'efficacia anche a temperature inferiori ai -5°, perché il sale normalmente utilizzato, sotto una certa temperatura ha un'efficacia molto minore."

Ma come costruiranno le strade in Germania e nei paesi nordici? Nel nord Europa, le cosiddette finitrici, le macchine per la pavimentazione stradale, mettono in opera, in aggiunta agli strati della sovrastruttura flessibile, uno strato di misto cementato tra la fondazione e lo strato di base oppure lastre di calcestruzzo, armato o non armato, resistenti e flessibili. C’è sempre di mezzo la Germania, ma buono a sapersi!
 
 

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