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Cronaca

People Mover, parte inchiesta della Procura. Marconi Express: "Da noi massima trasparenza e disponibilità"

Sui malfunzionamenti del People mover si vuole vedere chiaro. Il procuratore capo Giuseppe Amato ha disposto l’apertura di un’indagine conoscitiva

Sul malfunzionamento del People mover si vuole vedere chiaro. Si pare un nuovo capitolo, dopo le preoccupazioni sollevate dai lavoratori, i maldipancia della politica e la diffida  a Marconi Express, ente concessionario della monorotaia che collega la stazione allo scalo bolognese.

Il procuratore capo Giuseppe Amato ha infatti disposto l’apertura di un’indagine conoscitiva, senza ipotesi di reato, sulla base di un’informativa dei Carabinieri. L'indagine al momento è conoscitiva, dunque senza ipotesi di reato, e mira a ricostruire le problematiche sorte intorno al trenino. 

Laconico il commento sui fatti da parte della stessa Marconi Express, che si rammenta essere composta da Consorzio Integra Società Cooperativa (75%) e da TPER-Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna (25%),  costituita nel 2010 come soggetto concessionario, a seguito dell’aggiudicazione della gara bandita dal Comune di Bologna nel 2008. La società  fa sapere di essere "fiduciosa nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine" e assicura  "la massima trasparenza e disponibilità a collaborare e a fornire tutte le informazioni necessarie." 

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People Mover,  diffida dal Comune

Il Comune di Bologna nei giorni scorsi aveva fatto sapere che "non era più disposto a tollerare i continui stop del People Mover" e non avrebbe più "pagato un euro se l'opera non è stata fatta come si deve e non vengono rispettati gli impegni". Così a muso duro il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che ha deciso di inviare una diffida a Marconi Express ipotizzando anche, in extrema ratio, di arrivare ad una rescissione del contratto.

"Bisogna valutare anche che tipo di danni alla reputazione della città sta causando questo continuo stillicidio di notizie – avvisava Lepore presentando il bilancio di Palazzo D'Accursio in conferenza stampa – il Comune è pronto a mettere in campo ogni misura che sarà necessaria. 

"Non siamo più disponibili ad accettare né disagi, né ritardi né tanto meno scuse: vogliamo dei fatti, non ci bastano più le parole. Sono abbastanza risoluto, penso che all'inizio del mandato occorra prendere il toro per le corna – aveva mandato a dire  il sindaco – e non lasciare andare avanti le cose per inerzia. La questione People mover si trascina da troppo tempo, siamo ancora dentro il periodo di garanzia e di prova che il concessionario ha, seguiremo quello che è previsto dal contratto ma dev'essere chiaro che non pagheremo un euro se l'opera non è stata fatta come si deve e se non vengono rispettati gli impegni. Nel contratto – prosegue Lepore – c'è scritto che dev’essere garantito il 98% della disponibilità del servizio e mi pare davanti agli occhi di tutti che la disponibilità non c'è, siamo di fronte ad uno stop and go quotidiano".

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