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Cronaca Piazza Re Enzo

Primo maggio, triste festa dei lavoratori sotto le Due Torri

Non saranno celebrazioni rosee: vuoi per lo strappo tra i sindacati, che ha portato a festeggiamenti separati; vuoi perchè in città -come ha ricordato Alberani- la crisi si sente: "70.000 sono i disoccupati"

Non si preannuncia sotto i migliori auspici questa festa dei Lavoratori all'ombra delle Due Torri: lunghi tafferugli ci sono stati tra i sindacati prima di arrivare alla decisionde di festeggiare separatamente. E non ci  saranno solo iniziative separate, ma proprio giorni distinti.

CELEBRAZIONI LUNGHE 2 GIORNI, STRAPPO SINDACATI - Infatti a Bologna la festa dei Lavoratori quest'anno è cominciata con 24 ore di anticipo: presidio e comizio questa mattina in piazza Re Enzo della Cisl, proprio a pochi passi da piazza Maggiore dove si sta allestendo il palco della Cgil per la manifestazione di domani. Una scelta obbligata - ha fatto sapere il sindacato - per la decisione della Cgil di andare in piazza domani separatamente, senza Cisl e Uil, in vista dello sciopero generale del prossimo 6 maggio.

FESTA DEI LAVORATORI, MA A BOLOGNA 70.000 DISPOCCUPATI - Altra ombra ad incombere sui festeggiamenti del Primo maggio è la difficile situazione che la città sta ancora attraversando per i contraccolpi dovuti alla crisi economica. Il segretario Cisl Bologna, Alessandro Alberani, davanti a un centinaio di persone, ha ricordato che sotto le Due Torri ci sono 70.000 disoccupati, in gran parte giovani: la festa cade in una città che sente ancora gli effetti della crisi e che deve ritrovare il proprio slancio.

Domani dunque a Bologna sarà la volta della Cgil. Nelle altre città dell'Emilia Romagna - da Modena a Reggio Emilia, da Parma a Piacenza, da Ravenna a Forlì'- le celebrazioni avranno invece carattere unitario, con la partecipazione dei dirigenti provinciali di Cgil, Cisl Uil.
 

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