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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Sandra Sandri, un mistero lungo 49 anni

La mattina del 7 aprile prese il bus e scese alla fermata di via Farini. Lì si fermano le sue tracce. Come Sandra, ogni anno, un piccolo esercito di persone sparisce nel nulla e sul nostro territorio le denunce di scomparsa sono in aumento

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Da 49 anni di Alessandra Sandri non si sa più nulla. La mattina del 7 aprile prese il bus insieme alla mamma per andare a scuola e scese alla fermata di via Farini. Lì si fermano le sue tracce, poi quel buco nero dove cadono gli scomparsi.

Aveva 11 anni e viveva con la famiglia in via Carissimi a Bologna, ma quel pomeriggio non rientrò a casa. Indagini, ricerche, denunce. Sandra - è l'ipotesi - sarebbe stata oggetto di attenzioni e molestie da parte di adulti e in particolare vittima di una violenza sessuale, forse all'interno di un casolare in zona Ponticella. 

La lettera anonima e una nuova pista

I genitori di Sandra non si sono mai arresti. Nel 2013 il caso Sandri viene riaperto dalla Procura di Bologna in seguito a una lettera anonima dalla quale emerge il nome di un uomo. Di lui si persero le tracce nel febbraio del '79 nei pressi del fiume Savena, quattro anni dopo la scomparsa dell'11enne. Il caso, all'epoca, venne bollato come un suicidio. Ma non tutti concordano. Da quel momento  si è fatta largo anche l'ipotesi di omicidio.

I due corpi sarebbero vicini, secondo quanto  scritto dalla penna anonima, probabilmente sul lungo Savena.

Nel 2015 spunta un nuova testimone, che parla di omicidio. La donna avrebbe riferito il luogo preciso in cui sarebbe stato occultato il cadavere della bimba: nel 2013 emerse che un'amica di Sandra aveva dichiarato di aver saputo dalla stessa ragazzina che un uomo la portava in auto da via Murri verso Pianoro, passando per via Nazionale a Rastignano. Emerse anche che i sospettati frequentassero anche un casolare in zona Ponticella. La testimone, dichiarata attendibile, era di una donna sui sessant'anni. A oggi, a 49 anni dai fatti, il cadavere di Sandra non è stato trovato. 

Il limbo degli scomparsi: i dati in Italia

In Italia, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, sono state registrate 29.3151 denunce di scomparsa e 14.159 ritrovamenti; risultano ancora attive 15.156 denunce. Trend, rilevato in crescita già a partire dall’anno 2021, anche nel 2023 le denunce di scomparsa registrano un aumento del 20,3% rispetto all’anno precedente (24.369). La media giornaliera delle stesse è di 80, rispetto alle 67 del 2022, con un incremento di 13 casi al giorno.

Scomparsi 2023 E-R

Emerge che il 74,9% (21.951 casi) riguarda la fascia di età dei minori di 18 anni, il 21,7% (6.376) quella 18-65 anni, mentre il 3,4% (988) appartiene alla fascia di persone di età superiore ai 65 anni.

Tra la popolazione interessata dal fenomeno, la fascia di età con la percentuale di ritrovamento più alta è quella degli ultrasessantacinquenni con il 78,7% (778 ritrovamenti su 988 denunce di scomparsa). È, invece, del 70% (4.467 su 6.376) l’indice di ritrovamento della fascia “18-65 anni”, mentre scende al 40,6% (8.914 su 21.951) per i minori di anni 18. 

L'esercito degli scomparsi in Regione

In Emilia-Romagna nel 2023 sono state presentate 920 denunce di scomparsa, 479 sono stati i ritrovamenti, dei quali 478 in vita. Rimangono ancora 441 persone da ritrovare, secondo i dati del Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse. 

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