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Cronaca

Stato di emergenza covid: stop dal 1° aprile, l'hub vaccini in Fiera chiude con 583mila dosi

Ultimi giorni di stato di emergenza: dopo due anni il lento ritorno alla "quasi" normalità. Cosa cambia dal 1° aprile

Mancano pochi giorni alla fine dello stato di emergenza pandemica, a due anni dalle prime chiusure per covid. Da venerdì 1º aprile infatti si allentano alcune restrizioni. 

Intanto, l'hub vaccinale in Fiera a Bologna ha chiuso i battenti: "Ormai non ha più senso tenerlo aperto", aveva spiegato il direttore generale dell'Ausl, Paolo Bordon. "Le vaccinazioni hanno frenato moltissimo, facciamo fatica ormai a farne mille al giorno, prima ne facevamo anche 10.000-11.000".

Il centro vaccinale in Fiera chiude

583.189 dosi, di cui 23.277 pediatriche. Questo il bilancio dell'hub vaccinale della Fiera che ha cessato l'attività ieri, 27 marzo. 

283.189 sono state le prime dosi, 199.866 le secondi, 145.039 le terze e 205 le quarte. 

Cosa cambia  dal 1° aprile

Chi non si è vaccinato potrà tornare a prendere i mezzi pubblici, andare al cinema e allo stadio o nei ristoranti al chiuso con il solo tampone negativo. 

  • Il Green Pass "normale", che si ottiene con un tampone negativo o dopo la guarigione, dal 1° aprile non servirà più all'aperto. Stop controlli quindi nei dehors di bar e ristoranti. Servirà invece ancora su aerei, treni a lunga percorrenza, navi e pullman che si spostano da una regione all'altra. Accesso libero nel trasporto pubblico locale su tram, autobus e metropolitana. Il Super Green Pass, a chi è guarito da non più di sei mesi e a chi è in regola con le vaccinazioni, fino al 1° maggio a qualcosa servirà ancora. Serve infatti per consumare al bar seduti al chiuso o al ristorante al chiuso, ma non quelli dentro gli alberghi, dove si alloggia senza alcun pass. Il Super Green Pass dal 1 al 30 aprile è necessario in tutta Italia per andare in palestra, piscina, centri benessere, per svolgere attività sportive al chiuso, per partecipare a convegni e congressi, per frequentare centri ricreativi, per le serate in discoteca. Sarà richiesto fino a fine 2022 per entrare in ospedali e Rsa.
  • Le quarantena dei positivi al Covid. Regole e tempi restano invariati anche con la fine dello stato di emergenza il 31 marzo. Lo precisano dal ministero della Salute dopo che un passaggio del decreto approvato dal governo la scorsa settimana e appena entrato in vigore lasciava aperti alcuni dubbi. Il provvedimento (articolo 4 comma 1) recita che "a decorrere dal 1 aprile 2022 è fatto divieto di mobilità dalla propria abitazione alle persone sottoposte alla misura dell'isolamento per provvedimento dell'autorità sanitaria, in quanto risultate positive al SARS-CoV-2, fino all'accertamento della guarigione". Non viene precisato un limite temporale e molti l'avevano interpretato come un allentamento della misura: non appena il tampone risulta negativo sei libero, anche dopo 4 o 5 giorni. Invece no.  La circolare a firma del direttore generale della Prevenzione Gianni Rezza del 4 febbraio, specifica che "per i non vaccinati o i vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da più di 120 giorni e per i guariti da più di 120 giorni l'isolamento dura 10 giorni con un test antigenico o molecolare negativo alla fine del periodo". Invece "per i vaccinati con terza dose booster o che hanno completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni e per guariti da meno di 120 giorni l'isolamento dura 7 giorni", sempre con tampone negativo alla fine. Non cambia nulla. Da venerdì l'unica novità riguarda i cosiddetti contatti stretti di positivi al Covid, che non dovranno più mettersi in quarantena: senza fare distinzioni tra chi ha fatto una, due, tre o nessuna dose, il decreto prevede che per tutti scatti solo l'autosorveglianza. Che consiste nel portare per 10 giorni la mascherina Ffp2 al chiuso e anche all'aperto in caso assembramenti. Alla prima comparsa dei sintomi bisogna, comunque, fare il tampone e ripeterlo dopo 5 giorni se si è ancora sintomatici. Molto è demandato alla responsabilità dei singoli cittadini.
  • Dovremo indossare le mascherine al chiuso fino al 30 aprile. Intanto fino al weekend della Festa dei lavoratori restano obbligatorie le Ffp2 in aereo, nave, treno (non regionali, dove bastano quelle chirurgiche o altre), autobus, metro, pullman, funivie, cabinovie e seggiovie coperte. A scuola, nei bar e nei ristoranti basta la mascherina chirurgica. Sul luogo di lavoro serve la mascherina solo se non si può rispettare il metro di distanza dai colleghi. Niente mascherine per i bambini fino a sei anni, i fragili, gli accompagnatori dei disabili. Niente mascherina quando si bala in discoteca o quando si fa attività sportiva. 

Obbligo vaccinale e scuola

Per tutti i lavoratori della sanità, compresi quelli delle Rsa, l'obbligo vaccinale è prorogato fino al 31 dicembre, ma la guarigione sarà considerata come la vaccinazione.

Per il personale della scuola, militari e forze dell'ordine, l'obbligo durerà invece fino al 15 giugno, ma potranno nel frattempo prestare servizio con il Green Pass semplice, ossia facendo il tampone rapido ogni due giorni, rischiando soltanto la multa da 100 euro. Stesso discorso per gli over 50, che dal 15 giugno potranno tornare al lavorare con il Green Pass base.

Novità anche per la scuola: dal 1° aprile, la Dad viene archiviata, resterà soltanto per chi è positivo al Covid e chi ha sintomi respiratori o una temperatura superiore a 37,5°. Tutti i contatti stretti di un positivo, anche se non vaccinati, continueranno in presenza, ma se i contagi in classe dovessero essere 4 o più, dalle mascherine chirurgiche si dovrà passare alle Ffp2.

Tornano anche le gite scolastiche. I docenti senza vaccino rientrano a scuola ma di fatto non possono insegnare: non potranno essere mandati dai dirigenti scolastici a lavorare in segreteria perché sarebbe un demansionamento, e nemmeno in biblioteca, visto che anche lì vanno i ragazzi. Potrebbero arrivare chiarimenti dal ministero a breve su questo specifico punto.

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