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Le proposte in campo

Aeroporto, le ipotesi in vista del vertice di domani. Si ragiona sullo stop ai voli (ma non da subito)

Incontro al Mit tra Comune, Aeroporto, Enac e Enav. Allo studio, la chiusura da mezzanotte e mezza alle cinque e mezza, ma solo dopo l'estate. E poi una nuova procedura di decollo che non impatti sui cittadini e l'insonorizzazione delle case più vecchie

“Risposte concrete e tempi certi”, ha chiesto l’assessore alla Mobilità Valentina Orioli in vista dell’incontro di domani al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti con Aeroporto Marconi, Enac ed Enav per affrontare il tema dello stop ai voli notturni a partire dall’estate. Risposte concrete dovrebbero arrivare, anche alla luce del primo incontro tecnico che c’è stato, utile a preparare quello di domani. E anche i tempi potranno essere certi, ma non celeri.

Il rischio penali

È difficile infatti che dal tavolo del Ministero, convocato dopo la richiesta di stop ai voli dalle 23 alle 6 a tutela della salute dei cittadini avanzata del sindaco Matteo Lepore, possa arrivare una soluzione già per l’estate. I contratti con le linee aree sono già tutti siglati, si rischierebbero pesanti penali e la perdita di molti posti di lavoro. Serve tempo. Mesi, forse anche un anno prima di mettere mano alla programmazione dei voli del Marconi. O quanto meno, sono questi i ragionamenti che si fanno alla vigilia tra chi domani si siederà al tavolo. Al momento, di notte circolano 20/25 tra voli di linea, low cost e commerciali (cargo). Di questi, il 40% passa sopra il Navile creando un forte disagio tra i residenti. Domani quindi si potrebbe arrivare a siglare una nuova road map, con tempi definiti, appunto, e l’impegno di tutti a rispettarli. Se una mediazione del genere non venisse accettata dal Comune, allora l’altra strada passerebbe da una nuova ordinanza dell’Enac che imporrebbe lo stop ma non metterebbe al riparo da contenziosi, con il rischio di arrivare al tutti contro tutti.

Le proposte in campo

Per evitare questo scenario, si ragiona ad un pacchetto di proposte da mettere sul tavolo per cercare di convincere il Comune ad accettare una sorta di tregua. Il punto principale, riguarda la rimodulazione degli orari, con uno stop che andrebbe dalla mezzanotte e mezza fino alle 5 e mezza, ma che potrebbe essere operativo tra sei mesi o forse più, ma non da luglio o agosto. In più, a settembre potrebbe partire la nuova procedura Enav (attesa per giugno), che prevede virate a 520 piedi anziché 800, con un impatto sulla popolazione del 5%. E comunque, se non fosse possibile nemmeno a settembre, stabilire nero su bianco una data di partenza non più rinviabile. Infine, prevedere degli interventi di insonorizzazione nelle abitazioni più datate, con spese a carico del Marconi. Lepore e Orioli attendono "proposte serie" e domani si capirà se queste e le altre che verranno avanzate saranno considerate tali. In caso contrario, la soluzione per il Comune resta una sola, quella ribadita ancora una volta dall'assessore alla Mobilità, "la chiusura dell’aeroporto dalle 23 alle 6 del mattino". 

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